Sicché il cielo è di antrace
e lacrima violenti singhiozzi
poiché la pioggia lo sa
quanto è devastante il dolore
e scende in doveroso rispetto.
Accoglie dentro il suo grembo
tutta la tua disperazione
si affida ad un soffio di vento
per una carezza assai lieve
sopra il tuo viso affranto.
Piangi, tu pensi e piangi
e non vorresti mai smettere
e le gocce perdute dagli occhi
si mescolano alle pozzanghere
che crescono lungo l’asfalto.
Perché la pioggia lo sa
quanto è bastardo il dolore
allora afferra le nuvole
le dipinge del nero più scuro
affinché tu non lo possa vedere.
e lacrima violenti singhiozzi
poiché la pioggia lo sa
quanto è devastante il dolore
e scende in doveroso rispetto.
tutta la tua disperazione
si affida ad un soffio di vento
per una carezza assai lieve
sopra il tuo viso affranto.
e non vorresti mai smettere
e le gocce perdute dagli occhi
si mescolano alle pozzanghere
che crescono lungo l’asfalto.
quanto è bastardo il dolore
allora afferra le nuvole
le dipinge del nero più scuro
affinché tu non lo possa vedere.
N° 4350 - 7 febbraio 2021
Il Custode
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