Eppure tu mi seguisti
e prima ancora di me
non sapesti ritornare
dall’oscura profondità
degli abissi che io creai.
Io avevo lo sguardo
già abituato all’oblio
e gli occhi, seppure ciechi
accarezzavano il buio
e sfioravano fasci di sogni.
E costruii un pontile
fatto di carta e di stoffa
però al tuo primo passo
si sciolse come la neve
e ti inghiottì il mio delirio.
Adesso divento falena
ti porto uno spicchio di luce
dopo ti prendo la mano
per sollevarti dal baratro
ma tu non intendi tornare.
Pare che tu ci stia bene
nel fondo dei miei abissi
è l’unico posto rimasto
nel quale tu mi ritrovi
ed io non ti abbandono più.
e prima ancora di me
non sapesti ritornare
dall’oscura profondità
degli abissi che io creai.
già abituato all’oblio
e gli occhi, seppure ciechi
accarezzavano il buio
e sfioravano fasci di sogni.
fatto di carta e di stoffa
però al tuo primo passo
si sciolse come la neve
e ti inghiottì il mio delirio.
ti porto uno spicchio di luce
dopo ti prendo la mano
per sollevarti dal baratro
ma tu non intendi tornare.
nel fondo dei miei abissi
è l’unico posto rimasto
nel quale tu mi ritrovi
ed io non ti abbandono più.
N° 4321 - 12 gennaio 2021
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento