È freddo in questo cielo
e fra le zolle del cimitero
io, che sono martire ignoto
ucciso da un sogno violento
da una dittatura sempre taciuta
occultata con sapiente scaltrezza.
Sono figlio di Cina e di Russia
cadavere sperduto nelle risaie
bambino condannato alla carestia
e più nessuno si ricorda di me
solo perché non fui ammazzato
dai disumani gerarchi nazifascisti.
Come cenere sorvolo le epoche
mi nutro delle parole cattive
pronunciate da persone malvagie
plagiate da faziosità e ideologia
da chi non ha alcuna memoria
e per questo infanga la mia.
Negli anfratti di foibe profonde
come un gatto sviluppo la vista
intorno a me è ciò che rimane
di innocenti gettati nel baratro
e gemono un inutile perdono
per un crimine mai commesso.
Chissà se ci sarà mai il giorno
nel quale io verrò ricordato
come un’anima che fu travolta
dalla malvagità insita nell’uomo
d’ogni colore e di ogni pensiero
malato del germe della prevaricazione.
e fra le zolle del cimitero
io, che sono martire ignoto
ucciso da un sogno violento
da una dittatura sempre taciuta
occultata con sapiente scaltrezza.
cadavere sperduto nelle risaie
bambino condannato alla carestia
e più nessuno si ricorda di me
solo perché non fui ammazzato
dai disumani gerarchi nazifascisti.
mi nutro delle parole cattive
pronunciate da persone malvagie
plagiate da faziosità e ideologia
da chi non ha alcuna memoria
e per questo infanga la mia.
come un gatto sviluppo la vista
intorno a me è ciò che rimane
di innocenti gettati nel baratro
e gemono un inutile perdono
per un crimine mai commesso.
nel quale io verrò ricordato
come un’anima che fu travolta
dalla malvagità insita nell’uomo
d’ogni colore e di ogni pensiero
malato del germe della prevaricazione.
N° 4327 - 16 gennaio 2021
Il Custode
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