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domenica 31 gennaio 2021

IL PESCO

Pareva persino la brezza
carezzarlo con delicatezza
quasi avesse il timore
che i fiori sopra i suoi rami
cadessero distanti da te.
 
E ti proteggeva, il pesco
dal sole che ti insidiava
che scendeva sulla tua pelle
a rubarti ogni mio bacio
ad impedirti ogni mio sguardo.
 
Sul tuo viso avevo le labbra
e nel cuore, la pace immensa
quella che diceva il mio cuore
in balìa dei tuoi sospiri
alla mercé dei tuoi silenzi.
 


Tu, quale ombra bellissima
che seguiva ogni mio passo
ed io non volevo nessuna
perché nessuna avrebbe potuto
essere colei che io amavo.
 
Ed il lago luccicava pensieri
che io non sapevo dire
ed è buffo come l’amore
riesca a tramutare il più forte
in un essere davvero assai fragile.
 
Sicché io non posso scordare
i tuoi occhi, né il tuo viso
e ti attendo lungo i canali
seppure io sia consapevole
che tu non ti ricordi di me.

  N° 4342 - 30 gennaio 2021

                                                Il Custode

AMAMI QUANDO NON DEVI

Fallo quando mi odi
quando la mia imperfezione
mi renderà insopportabile
qualcuno talmente stupido
tanto da infastidirti
fino a voltarmi le spalle.
 
Quando io non ti merito
mentre ti lascio da sola
e calpesto la tua fragile anima
relegandoti nella solitudine
fonte di umiliazione profonda
e rabbia che tieni repressa.
 

Nei giorni in cui sono triste
e dunque perciò io maltratto
quel cuore tuo che mi segue
e dopo, per via del rancore
abbandona in una pozza gelida
di rimpianto e di malinconia.
 
Amami quando non devi
quando vorresti lasciarmi
sconfitta dalla delusione
perché è quello il momento
nel quale io sono più debole
e ho davvero bisogno di te.

  N° 4341 - 29 gennaio 2021

                                                Il Custode

E SCELSI DI ODIARE

Io li vedevo ridere
mentre la gente implorava
avrei voluto fuggire
per evitare di uccidere
ed essere simile a loro.
 
Ma i bambini piangevano
morire non gli garbava
però incontrarono belve
che, annusando violenza
colpivano senza pietà.
 
Avevano armi e divise
ed erano giunti a cavallo
e sotto il sole cocente
le nostre tende bruciavano
e dentro stavano gli anziani.
 


Io celebravo la terra
la bellezza della natura
ma seppure uomo di pace
vedevo scendere il sangue
e allora scelsi di odiare.
 
Trovai coraggio e rancore
e con l’ascia e il pugnale
io ne colpii non so quanti
eppure erano troppi
persino per la mia rabbia.
 
Dopo qualcuno sparò
dentro il palato annusai
la polvere da sparo e la sabbia
di quando io caddi al suolo
fu così che raggiunsi le ombre.

  N° 4340 - 28 gennaio 2021
        
                                                  Il Custode

VEGLIO SU DI TE

Veglio su di te
intanto ti offro il mio bacio
non c’è momento migliore
per dimostrarti il mio amore.
 
Poiché ti sono vicino
mentre tu dormi tranquilla
adesso che sembri fragile
dentro il tuo sonno profondo.
 
Io non permetto a nessuno
non alla vita o al dolore
di rigare il tuo sguardo
di rimpianto e di lacrime.
 


Giacché ti amo tanto
più di quanto sapevo
io ti contemplo nel buio
mentre il mio cuore sorride.
 
E con le labbra ti sfioro
la fronte, dopo le guance
ed in questa tua debolezza
io ti proteggo per sempre.

  N° 4339 - 27 gennaio 2021

                                                    Il Custode

sabato 30 gennaio 2021

LA VITA SEMPLICE

Si cheta il mio cuore
come un moribondo pensiero
e sulle dita io sento
il saluto del vento
che passa e porta con sé
un silenzio che grida
e mi rammenta di amare
questa mia vita semplice.


  N° 4338 - 27 gennaio 2021

                                                 Il Custode

UN SILENZIO MAI VISTO

Lo trovò in una tasca
lo accarezzò con lo sguardo
ed i suoi occhi brillarono
di un silenzio mai visto.
 
Nascose l’urlo del vento
fra i suoi capelli arruffati
e ciò che aveva da dire
lo disse ai propri pensieri.
 
Ed una giovane luna
si innamorò dei suoi occhi
occhi di antico dirupo
dove le stelle appassivano.
 


Prese una punta d’argilla
ed una pinta di amore
dopo li mescolò insieme
e diede vita all’aurora.
 
Era laggiù, oltre il buio
che aveva perso la vista
quando costei si invaghì
del primo sole sui prati.
 
Però la notte ansimava
una passione così bella
che lui dimenticò i sogni
e ritorno alle sue tenebre.

  N° 4337 - 25 gennaio 2021

                                                Il Custode

domenica 24 gennaio 2021

L'UOMO DI TREBLINKA

Nessuna anima
né alcuna coscienza
questo fu “Lalke”
la belva che mi ammazzò
all’interno del campo
a Treblinka.
 
Io lo vedevo sparare
con la sua pistola
con il fucile
verso le paratie
dei vagoni del treno
che conduceva al lager.
 
Guardiano dell’altoforno
uomo votato al sadismo
questo fu “Lalke”
che afferrava i bambini
e li scagliava nel fuoco
e li guardava bruciare.
 


Così fece con me
ed avvenne in un lampo
io sentivo le carni
fondersi come la cera
ed imploravo il mio cuore
di fermarsi per farmi morire.
 
Un fottuto carnefice
malvagio fino al midollo
questo fu “Lalke”
che mi strappò alla vita
sotto il cielo polacco
a Treblinka.

  N° 4336 - 23 gennaio 2021

                                                  Il Custode

ACQUA CHE UCCIDE

Vedi l’acqua che sale
ed è acqua che uccide
e ti scorge e ti insegue
ovunque tu stai fuggendo
vedi l’acqua e hai paura
sai che lei vuole te.
 
E si beve il sospiro
con esso la tua vita intera
i vestiti si impregnano
di quella umida morte
e si beve i pensieri
che di colpo si fermano.
 


Vorresti essere altrove
a fare i conti col sole
eppure il cielo lacrima
e pare non voglia smettere
vorresti essere ovunque
tranne che alla tua fine.
 
Però tu adesso abdichi
l’acqua è più forte di te
trova la via dei polmoni
dove ha dimora il respiro
però tu adesso muori
manichino nella corrente.

  N° 4335 - 22 gennaio 2021

                                                Il Custode

UN MEGALOMANE

Ogni vita che tu inventi
è quella che avresti voluto
sicché semini parole e sogni
che sono soltanto finzione.
 
Ordunque chi non ti conosce
sembra credere ai tuoi artifici
ma la tua maschera è pesante
e crolla, e mostra la tua realtà.
 
Ominide senza personalità
tu sei destinato alla solitudine
quando si svelerà il tuo inganno
le tue promesse affidate al vento.
 


Tu incespichi sulle leggende
alle quali solamente tu credi
e che sono il tuo lasciapassare
per assicurarti attenzione.
 
Ma le menzogne hanno un prezzo
non concedono spazio all’errore
e tu cadrai, megalomane essere
e non saprai rialzarti mai più.

  N° 4334 - 22 gennaio 2021

                                                 Il Custode

venerdì 22 gennaio 2021

GLI OCCHI NEL BUIO

Non è che un soffio di vento
che attraversa la mia stanza
ma è gelido e senza anima
e taglia a metà le tenebre.
 
È una sensazione sgradevole
sentire nel buio profondo
quei tuoi occhi mostruosi
che scavano nella mia vista.
 
Cerco, però incespico in me
un buco nel quale nascondermi
frattanto sudo per il terrore
tremo quasi io fossi una foglia.
 


Le gocce si frantumano al suolo
ed emettono un rumore sordo
io ascolto imprecare le tarme
che annegano sotto il parquet.
 
Sussurro preghiere e suppliche
che io, da sempre ateo
non pensavo di avere imparato
né immaginavo che avrei recitato.
 
Tu credi di potermi avere
non ti darò questa soddisfazione
sicché adesso abbasso le palpebre
e muoio di un banalissimo infarto.

  N° 4333 - 21 gennaio 2021

                                                    Il Custode

giovedì 21 gennaio 2021

PENTIMENTO

Ti stringo forte a me
e sento l’intero inverno
vestire la tua pelle nuda
non avrei voluto ucciderti
e adesso il cuore fa male.
 
Stupido e fottuto impulsivo
io non ho saputo resistere
in balìa del tuo sangue
mi sentivo davvero appagato
perciò ho fatto scempio di te.
 
Ho amato molto il tuo viso
fino ad immaginarlo distante
dalle mie mani e i miei baci
ed ho provato una tale rabbia
da realizzare quelle visioni.
 


Io ti giuro che sono pentito
e ti riporterei alla vita
eppure, per quanto io faccia
tu non vuoi ritornare a me
che comportamento è questo?
 
Sicché io ti dico addio
del resto tu non mi ascolti
e troverò un’altra donna
che ti somigli a tal punto
da volere ammazzare anche lei.

  N° 4332 - 20 gennaio 2021

                                                  Il Custode

SENTENZA

Non rispose, l’oracolo
benché sapesse il futuro
eppure nei suoi occhi attenti
si leggeva la fine del mondo.
 
Il rantolio della natura
si levava dai geyser fumanti
una lacrima, poi mille ancora
innalzarono le acque dell’Artico.
 
Pareva essere una maledizione
ma era il destino dell’umanità
il cui odio provocò una piaga
che sterminò le rondini in volo.
 


Chissà se durante i secoli
incontrò animali tanto malvagi?
Non accadde, e l’oracolo tacque
una sentenza che era scontata.
 
Dalla sua rupe egli osservò
le foreste bruciare la vita
e gli ignobili esseri umani
crogiolarsi nella loro perfidia.
 
E quando il pianeta implose
l’oracolo si svegliò dal torpore
e pronunciò solo poche parole:
<<Fummo artefici della nostra estinzione. >>

  N° 4331 - 19 gennaio 2021

                                                  Il Custode

IO NON AMO

Cieco, io ho camminato
e non vedevo il sentiero
eppure sentivo voci
fermarsi sulla mia pelle
e lasciarvi le cicatrici.
 
Pur di adulare il mio ego
si sono vendute l’anima
io ho provato a fermarle
ma senza vista e memoria
mi sfuggiva la loro presenza.
 


Soltanto perché io non amo
nessuno, nemmeno me stesso
ho supplicato la pace
alla mia ombra testarda
che continuava a seguirmi.
 
Annuso la notte che giunge
ed oltre la notte, il silenzio
è là che attendo il vento
sul quale imparare a volare
oppure, finalmente, cadere.

  N° 4330 - 18 gennaio 2021

                                                  Il Custode

domenica 17 gennaio 2021

PER UN AMORE

Per un amore
ho sacrificato il sorriso
affinché lei fosse certa
della verità che dicevo.
 
E la guardavo negli occhi
là esisteva la vita
quella a cui mi aggrappavo
come un gatto, alla luna.
 
Ho speso sogni confusi
alla ricerca di un sogno
quasi che la solitudine
non fosse più appagante.
 


Ma so di avere sbagliato
non si vive degli altri
per quanto fosse importante
pensare a qualcuna che ami.
 
Nulla è capace di uccidere
quanto può la delusione
di quando provi ad amare
ma sai che non lo sai fare.
 
E per un amore io muoio
non vedo altra maniera
per convincere il mio destino
a fare a meno di me.

  N° 4329 - 17 gennaio 2021

                                               Il Custode

RAGIONI DELL'INCONSCIO

Ed aveva un sapore
di momenti scordati
dei silenzi improvvisi
che scrivevi in un foglio
ma benché tu lo volessi
non trovavi nessuno
a cui poterli gridare.
 
Quella tristezza arrivava
dopo faceva le fusa
sull’anziano tuo cuore
non ne vedevi la ragione
in quel preciso momento
però ne sentivi il bacio
intenso nel tuo palato.
 


Chissà cosa mai si celava
in fondo al tuo inconscio?
Lo domandavi a te stesso
eppure, come ogni volta
non trovavi alcuna risposta
e facevi spallucce ai sorrisi
che si avvicinavo a te.
 
Poiché tu già lo sapevi
che come il lampo nel cielo
quella sensazione nostalgica
colpiva e fuggiva via
dovevi solamente aspettare
quanto tempo avrebbe impiegato
a dimenticarsi di te.

  N° 4328 - 17 gennaio 2021

                                              Il Custode

GIORNO DELLA MEMORIA

È freddo in questo cielo
e fra le zolle del cimitero
io, che sono martire ignoto
ucciso da un sogno violento
da una dittatura sempre taciuta
occultata con sapiente scaltrezza.
 
Sono figlio di Cina e di Russia
cadavere sperduto nelle risaie
bambino condannato alla carestia
e più nessuno si ricorda di me
solo perché non fui ammazzato
dai disumani gerarchi nazifascisti.
 
Come cenere sorvolo le epoche
mi nutro delle parole cattive
pronunciate da persone malvagie
plagiate da faziosità e ideologia
da chi non ha alcuna memoria
e per questo infanga la mia.
 


Negli anfratti di foibe profonde
come un gatto sviluppo la vista
intorno a me è ciò che rimane
di innocenti gettati nel baratro
e gemono un inutile perdono
per un crimine mai commesso.
 
Chissà se ci sarà mai il giorno
nel quale io verrò ricordato
come un’anima che fu travolta
dalla malvagità insita nell’uomo
d’ogni colore e di ogni pensiero
malato del germe della prevaricazione.

  N° 4327 - 16 gennaio 2021

                                                  Il Custode