dopo vedo il tuo sguardo
la luce di perversa
malizia
che penetra nei miei
occhi
intanto che mi sei
davanti
e le tue dita insolenti
scorrono sulla mia
schiena
come fossero di caldo
velluto.
Le mie labbra
sono in balìa dei tuoi
morsi
della tua vorace
lussuria
che ti conduce
all’indecenza
le tue mani, senza
pudore
si aggrappano alle mie
natiche
e spingono con decisione
per obbligarmi ad
entrare in te.
Io ti lascio fare
poiché solamente un
folle
potrebbe tentare la fuga
da questo tuo nido
bollente
e mentre la testa mi
gira
ti immagino assai più
sfacciata
ti guardo e vado in
estasi
travolto dal tuo odore
selvatico.
I tuoi seni, i tuoi capezzoli
poggiano sopra il mio
petto
io posso sentire il tuo
battito
che si confonde con il
mio
adesso che tu, con la
tua vulva
inghiotti l’intero mio
pene
e sei mia fin dentro
l’anima
sono tuo e te ne
compiaci.
Sospiri e parole sconce
poi la passione si
quieta
tu sei stata un’abile
amante
io chiunque tu abbia
voluto
ti bacio come chi ama
e ricompongo i miei
pensieri
per tornare una volta
ancora
alla solitudine della
libertà.
N° 3551 - 13 gennaio 2019
Il Custode
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