come io fossi il Profeta
in realtà sono un folle
assetato di sogni
perduti.
Durante la notte
scaglio pietre alla luna
poiché la amo da sempre
ma lei rifiuta i miei
baci.
Il dorso di una balena
è il mio giaciglio
perfetto
dove fermarmi un istante
per riposare, dopo
morire.
Eppure io nasco ogni volta
anche quando non voglio
ed è oltremodo irritante
ricominciare daccapo.
Cammino le acque
oramai da molti secoli
da quando, per il dolore
ho scordato di
desiderare.
Adesso io sono un riflesso
che accarezza le onde
con l’illusione di
essere
qualcuno esistito
davvero.
N° 3556 - 22 gennaio 2019
Il Custode
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