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domenica 6 gennaio 2019

IL SILENZIO DI MIZUKI

E la notte si accese
di mille lanterne di carta
che volavano come lucciole
per un ultimo bacio alla luna.

Mizuki, uno spettro bellissimo
affondava i fragili piedi
sull’erba dall’umida brina
gelida almeno quanto l’addio.

Nel buio ed oltre il salice
la casa era illuminata
e dietro le sottili pareti
l’ombra di un uomo malvagio.

Un breve sentiero di pietra
conduceva fino alla soglia
Mizuki soffiò la sua ira
ed entrò dove un tempo abitava.

Lui sobbalzò a quel rumore
dopo la vide, ed impallidì
<<Io ti uccisi…>>  egli pensò
<<…come hai potuto tornare alla vita?>>.

Il volto rigato di sangue
Mizuki rimase in silenzio
gli occhi di mandorlo acerbo
erano intrisi di odio profondo.

L’uomo tentò di fuggire
ma non c’era alcun posto sicuro
fu allora che si inginocchiò
come il loto destinato a sfiorire.

Un colpo solo verso lo sterno
per strappare quel cuore arido
egli cadde come un fantoccio
e Mizuki ebbe la sua vendetta.

  N° 3546 - 6 gennaio 2019

                                                       Il Custode

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