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mercoledì 14 giugno 2017

ECO DI SILENZI DISTANTI

La conchiglia sulla battigia
all’orizzonte la solitudine
ed un gabbiano indifferente
alla tempesta dentro il mio cuore.

E mi sfiora un vento lieve
come se fosse una dolce carezza
io li conosco i suoi pensieri
seppure segreti mai rivelati.

Attenderò l’ennesima notte
e nella notte, il suo ricordo
poi chiuderò in un’arbanella
la eco dei suoi silenzi distanti.

Il mare nel buio è una magia
una distesa di pece che luccica
la sua litania adesso mi culla
e mi distoglie dalla disperazione.

Io morirò per rinascere ancora
ed ancora averla nell’anima
è il mio destino, la mia pazzia
ed è l’amore che lei mi ha lasciato.

  N° 3282 - 14 giugno 2017

                                           Il Custode

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