La teoria
delle lacrime
e durante la notte
il vento era troppo debole
sicché il suo dolore profondo
rimase impigliato alle ciglia
di alcune stelle senza destino.
Chissà per
quale sospiro
lei aveva smarrito i ricordi?
Poche le rughe sulla sua pelle
molte di più dentro l’anima
insieme a semi di sottile agonia
germogliati in punta del cuore.
Sotto quel
cielo di cenere
il prato diventò un acquitrino
ed un poeta si domandò
dove nacquero quelle onde gelate
che strette alle sue caviglie
odoravano di amore perduto.
Ma accadde
dentro le tenebre
lei svanì nel totale silenzio
e nessuno, nemmeno le nuvole
seppero darsi una spiegazione
soltanto la luna pianse Marie
e generò un oceano di luce.
N° 3257 - 24 marzo 2017
Il Custode
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