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domenica 10 agosto 2025

SOGNO DEL POETA

Mi fa male il cuore
a pensare parole
che poi tramuto in poesia 
e che sanno di morte
e di una tristezza angosciante. 

Giacché non so estirpare
la scheggia nella mia anima
che sanguina copiosamente 
ricordi e dolori
che offuscano i pensieri felici. 

Sono fatto del nulla
se non di ciò che partorisce 
questa mia mente alienata 
che sfugge da sempre i sorrisi 
come fossero una maledizione. 
Se non fosse per la solitudine 
questa vita che non m'appartiene 
sembrerebbe quasi una giostra 
ne ho pagato un singolo giro
che pare non dovere finire.

Sicché scrivo 
giacché non so dire
emozioni racchiuse in un canto
che ogni io vado a sbirciare 
ciononostante non le riconosco. 

Allora vorrei sognare
racconti dal lieto finale
e però io ho imparato la vita
fucina di imperfette illusioni
e realtà che non s'avverano mai.

  N° 5498 - 8 agosto 2025

                                      Il Custode 

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