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venerdì 15 agosto 2025

CASA DI LUNA

Ha respirato
un solo mite respiro
dopo ha guardato le cose
impilate sopra il comò 
e ha detto un ultimo addio
poiché non sarebbe tornata. 

Quanti ricordi...
quanti sogni sognati 
e sopra i soffitti e le pareti
si infrangeva la eco 
di alcuni garbati sorrisi
come falene contro le lampadine.

Soggetti smarriti 
i pensieri impigliati alle ragnatele 
ogni tanto un sbuffo
un tenace soffio di vento
cercava di riportarli alla sua mente 
sperando fossero finalmente felici.
Morì in solitudine 
perché non era destino
o forse non ebbe mai il desiderio 
di concedere baci fasulli 
ai maniaci affamati di sesso
agli infami dalle mendaci promesse. 

Qualcuno adesso si ferma
e calpesta l'erba che testarda
si affaccia dal pavimento 
dopo si arrampica sopra i muri
tra le rovine di malta e di legno
di quella che era la casa di Luna.

  N° 5504 - 15 agosto 2025

                                       Il Custode 

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