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lunedì 4 agosto 2025

NAVIGO

Navigo
aggrappato alle rughe
d'una foglia di cartapesta
le correnti d'aria mi portano 
ma non mi dicono dove.

Vengono a salutarmi 
stormi di chiassosi gabbiani
la costa sulla quale svernavo 
adesso è un promontorio lontano
che pare il seno d'una matrona.

Sento distante 
il canto di alcune balene 
sembrano raccontarmi che
al largo della mia vita
le acque si fanno agitate.
Io non so
se l'ombrello potrà ripararmi 
dalla tempesta in arrivo
che mi cerca con il suo sguardo
e mi flagella con i suoi artigli. 

Ma io navigo
e davvero me ne batto il belino 
di ogni ricordo perduto 
e di tutti gli amori odiati 
dopo averli amati tantissimo. 

  N° 5489 - 2 agosto 2025

                                     Il Custode 

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