La finestra è spalancata
da molti mesi
da infinite notti
io con lo sguardo sperduto
attendo la sua sagoma spuntare
sulla sagoma della luna piena.
da molti mesi
da infinite notti
io con lo sguardo sperduto
attendo la sua sagoma spuntare
sulla sagoma della luna piena.
Nel grande salone
la tavola è ancora imbandita
cadaveri di grilli
resti di giovani falene
tutto ciò che egli apprezzava
e divorava in un sol boccone.
È da molto tempo, oramai
che è svanito distante
attratto da racconti sinistri
raccontati da una strega bambina
lei ne ha fatto persino disegni
colorati di cenere e sangue.
Io con lo sguardo nostalgico
lo chiamo con voce silente
verso le montagne
oltre le stelle
eppure dal cielo di pece
io non lo vedo tornare.
lo chiamo con voce silente
verso le montagne
oltre le stelle
eppure dal cielo di pece
io non lo vedo tornare.
Sicché siedo alla mia sedia
e osservo il suo posto vacante
ed il cuore si ferma
il respiro mio scema
e però se mai dovesse tornare
lo perdonerò ancora una volta.
N° 5503 - 14 agosto 2025
Il Custode
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