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venerdì 15 agosto 2025

A CENA COL PIPISTRELLO

La finestra è spalancata 
da molti mesi
da infinite notti
io con lo sguardo sperduto 
attendo la sua sagoma spuntare 
sulla sagoma della luna piena.

Nel grande salone
la tavola è ancora imbandita 
cadaveri di grilli
resti di giovani falene
tutto ciò che egli apprezzava 
e divorava in un sol boccone.

È da molto tempo, oramai
che è svanito distante 
attratto da racconti sinistri
raccontati da una strega bambina
lei ne ha fatto persino disegni 
colorati di cenere e sangue.
Io con lo sguardo nostalgico 
lo chiamo con voce silente
verso le montagne
oltre le stelle
eppure dal cielo di pece
io non lo vedo tornare.

Sicché siedo alla mia sedia
e osservo il suo posto vacante 
ed il cuore si ferma
il respiro mio scema 
e però se mai dovesse tornare 
lo perdonerò ancora una volta.

  N° 5503 - 14 agosto 2025

                                       Il Custode 

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