Non ho paura
quale che sia la tua ira
affronterò il mio destino
e il destino che mi resterà.
quale che sia la tua ira
affronterò il mio destino
e il destino che mi resterà.
Tu stai aspettando
dietro i cespugli di rovi
oppure in un antro buio
comunque verrò fino a te.
Creatura orrenda
salita dagli abissi profondi
forse caduta giù dallo spazio
non ha alcuna importanza.
Sei una nenia
una voce che, nella nebbia
imita sirene e poi monaci
per attirare gli avventurosi.
Sono io un folle?
Qui, solo fra questi alberi
mi volto verso ogni dove
e non di te non c'è proprio ombra.
Torno indietro
ma pare che io giri in tondo
stesse nuvole, la medesima luna
nessuna direzione d'uscita.
Non ho paura
solo un grande senso di angoscia
adesso che finalmente realizzo
che sono in viaggio nella mia pazzia.
N° 5359 - 6 aprile 2025
Il Custode
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