Sono talmente stanco
della mia mente dolente
da fare persino fatica
a muovere brevissimi passi.
della mia mente dolente
da fare persino fatica
a muovere brevissimi passi.
Nello specchio io vedo
le innaturali mie rughe
e lo sconforto mi divora
pensando ai pochi anni vissuti.
Mi spaventa il futuro
un viaggio verso l'ignoto
che pure io, ancora giovane
ho volto e acciacchi da vecchio.
Ho bruciato il calendario
frantumato clessidra e orologio
giacché io sono terrorizzato
dal tempo mio che trascorre.
frantumato clessidra e orologio
giacché io sono terrorizzato
dal tempo mio che trascorre.
Sia fottuta la mia malattia
che rapida mi sta consumando
sicché io morirò adolescente
ma dentro un corpo usurato.
N° 5354 - 2 aprile 2025
Il Custode
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