Appartengo alla luna
che piange dentro la notte
mentre chiama a raccolta
pianeti oramai alla deriva.
che piange dentro la notte
mentre chiama a raccolta
pianeti oramai alla deriva.
Alla polvere d'ali
d'una falena che grida
bestemmie ed imprecazioni
'ché non gli garba la vita.
Ad una onda d'oceano
intrisa di una tale tristezza
che le sirene non cantano
i pirati si scoprono pavidi.
Al silenzio di un poeta
che scrive testi d'amore
poi s'accorge d'avere smarrito
il suo cuore nell'otre di Eolo.
che scrive testi d'amore
poi s'accorge d'avere smarrito
il suo cuore nell'otre di Eolo.
Ad un ultimo, smunto sorriso
sulla punta d'un filo d'erba
una libellula vi danza attorno
quasi a volerlo riportare alla vita.
Appartengo ad un ricordo
nella mente di uno smemorato
e però io ne sopravviverò
anche perso in fondo all'oblio.
N° 5282 - 27 gennaio 2025
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento