Dissi alla piccola fiammiferaia
di non fermarsi sola di notte
in quella notte dal tanto gelo
che nemmeno le prostitute
avevano il coraggio di affrontare.
di non fermarsi sola di notte
in quella notte dal tanto gelo
che nemmeno le prostitute
avevano il coraggio di affrontare.
Sicché la neve si tinse di sangue
con i fiammiferi sparsi dovunque
il corpo di lei diventò stalagmite
il suo respiro fu solamente vapore
che cercava di tornare alla vita.
Ed i corvi ritti in cima ai rami
gracchiavano per attirare i passanti
qualcuno pensò che avessero fame
altri si accorsero di quel corpicino
nel cui petto non batteva più il cuore.
Le gambe aperte, l'intimità violata
il terrore fissato dentro lo sguardo
lei morì così sulla via dell'inverno
poche le tracce sul manto candido
che dipinse le strade e i marciapiedi.
il terrore fissato dentro lo sguardo
lei morì così sulla via dell'inverno
poche le tracce sul manto candido
che dipinse le strade e i marciapiedi.
...Dissi alla piccola fiammiferaia
di non fermarsi sola di notte
lei, talmente povera, non mi ascoltò
i suoi resti riposarono in un vicolo
la sua anima volò a cercare calore.
N° 5285 - 29 gennaio 2025
Il Custode
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