Torna fra queste stanze
questi sospiri oramai dispersi
io ti dirò ogni mia ruga
ogni dolore dietro le ciglia.
Ho sulla tavola, bicchieri colmi
misto di vodka e antiche lacrime
e dentro il piatto solo cadaveri
delle falene che il calore bruciò.
Torna a questa casa silente
persino il ragno sopra la tela
mi chiede spesso notizie di te
ed io non so cosa rispondere.
Mi ricordo che in cima alle scale
ti chiamavo amore, e tu gradivi
quale nebbia ti scese sul cuore
io davvero non l’ho saputo mai.
Torna che è una splendida supplica
che si perde nel vecchio pendolo
ogni rintocco copre i tuoi passi
che si allontanano nella brughiera.
Alla finestra, come un bimbo curioso
guardo la luna brillare nel cielo
ed aspetto che il raggio più grande
illumini il punto dov’è il tuo sorriso.
questi sospiri oramai dispersi
io ti dirò ogni mia ruga
ogni dolore dietro le ciglia.
misto di vodka e antiche lacrime
e dentro il piatto solo cadaveri
delle falene che il calore bruciò.
persino il ragno sopra la tela
mi chiede spesso notizie di te
ed io non so cosa rispondere.
ti chiamavo amore, e tu gradivi
quale nebbia ti scese sul cuore
io davvero non l’ho saputo mai.
che si perde nel vecchio pendolo
ogni rintocco copre i tuoi passi
che si allontanano nella brughiera.
guardo la luna brillare nel cielo
ed aspetto che il raggio più grande
illumini il punto dov’è il tuo sorriso.
N° 4540 - 16 agosto 2021
Il Custode
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