Buona morte, mia cara
a te che barattasti la vita
per un ideale utopistico
fatto di tenebre e incubi
che ti trascinarono a fondo.
A te che vivesti il silenzio
come fosse l’estrema ratio
di quella tua solitudine
dalla quale cercasti la fuga
andando incontro all’oblio.
Io guardai le tue ferite
e vidi un riflesso accecante
era quello della tua anima
che come malta usurata
si sgretolò e divenne polvere.
Buona morte, amore distante
che fosti ragione di cicatrici
ed un fiume di sangue violento
che scese e travolse gli argini
della tua esistenza assai breve.
a te che barattasti la vita
per un ideale utopistico
fatto di tenebre e incubi
che ti trascinarono a fondo.
come fosse l’estrema ratio
di quella tua solitudine
dalla quale cercasti la fuga
andando incontro all’oblio.
e vidi un riflesso accecante
era quello della tua anima
che come malta usurata
si sgretolò e divenne polvere.
che fosti ragione di cicatrici
ed un fiume di sangue violento
che scese e travolse gli argini
della tua esistenza assai breve.
N° 4545 - 21 agosto 2021
Il Custode
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