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martedì 16 marzo 2021

STREGA RACCONTA

Ricordo la piazza gremita
quasi che fosse una recita
ed io, assurta a protagonista
restavo sul palco, immobile
in attesa della grande fiamma.
 
Provai a truccarmi le lacrime
con la punta delle mie ciglia
le mie mani erano legate
strette con forza ad un palo
e non mi permettevano di muovermi.
 
Avevo molti ricordi da dire
tanti epiteti da raccontare
a quella folla affamata di violenza
che attendeva che avessi inizio
lo spettacolo del mio supplizio.
 


E dopo cominciò il fuoco
che divenne sempre più insolente
ed io scoprii di avere parole
che mai avevo saputo pensare
prima che il dolore giungesse.
 
Ed abbandonai quella vita
e la contea di sadici infami
una strega, quasi fosse una colpa
maledetta da santi e prelati
ai quali negai la mia bellezza.

  N° 4390 - 15 marzo 2021

                                              Il Custode

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