Ricordo la piazza gremita
quasi che fosse una recita
ed io, assurta a protagonista
restavo sul palco, immobile
in attesa della grande fiamma.
Provai a truccarmi le lacrime
con la punta delle mie ciglia
le mie mani erano legate
strette con forza ad un palo
e non mi permettevano di muovermi.
Avevo molti ricordi da dire
tanti epiteti da raccontare
a quella folla affamata di violenza
che attendeva che avessi inizio
lo spettacolo del mio supplizio.
E dopo cominciò il fuoco
che divenne sempre più insolente
ed io scoprii di avere parole
che mai avevo saputo pensare
prima che il dolore giungesse.
Ed abbandonai quella vita
e la contea di sadici infami
una strega, quasi fosse una colpa
maledetta da santi e prelati
ai quali negai la mia bellezza.
quasi che fosse una recita
ed io, assurta a protagonista
restavo sul palco, immobile
in attesa della grande fiamma.
con la punta delle mie ciglia
le mie mani erano legate
strette con forza ad un palo
e non mi permettevano di muovermi.
tanti epiteti da raccontare
a quella folla affamata di violenza
che attendeva che avessi inizio
lo spettacolo del mio supplizio.
che divenne sempre più insolente
ed io scoprii di avere parole
che mai avevo saputo pensare
prima che il dolore giungesse.
e la contea di sadici infami
una strega, quasi fosse una colpa
maledetta da santi e prelati
ai quali negai la mia bellezza.
N° 4390 - 15 marzo 2021
Il Custode
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