Mi esplose negli occhi
quando chiamai il tuo nome
e la eco delle tue menzogne
sovrastò il canto dei grilli.
Perché ero stato stupido
ogni volta che io ti amai
e le mani, in balìa della rabbia
tremavano odio profondo.
Io provai ad evitare il tuo viso
ed il contatto con le tue mani
ma tu, come serpente subdolo
ti avvinghiavi alla mia pelle.
Ti guardai con ira crescente
e strinsi più forte la tua gola
d’improvviso fu bellissimo averti
mentre tu abbandonavi la vita.
E però ebbi un ripensamento
e decisi che non valeva la pena
e ti abbandonai alla tua solitudine
ed alla pochezza della tua anima.
quando chiamai il tuo nome
e la eco delle tue menzogne
sovrastò il canto dei grilli.
ogni volta che io ti amai
e le mani, in balìa della rabbia
tremavano odio profondo.
ed il contatto con le tue mani
ma tu, come serpente subdolo
ti avvinghiavi alla mia pelle.
e strinsi più forte la tua gola
d’improvviso fu bellissimo averti
mentre tu abbandonavi la vita.
e decisi che non valeva la pena
e ti abbandonai alla tua solitudine
ed alla pochezza della tua anima.
N° 4378 - 4 marzo 2021
Il Custode
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