Vorrei
vederti, o Venere
danzare dentro i miei occhi
tu, bella in mezzo alle onde
e padrona dei miei pensieri
vorrei vederti e sapere
che sognarti non è mera follia.
Non sono che
un misero uomo
ed è alquanto evidente
che per quanto io ti immagini
le immagini restano tali
eppure, nelle mie visioni
il tuo viso sembra essere reale.
Nel cosmo,
dove adesso dimori
una scia di stelle insolenti
posano polvere e scaglie di pece
nel rammendo dei tuoi capelli
quale altra dea potrebbe offuscare
la perfezione del tuo portamento?
Vorrei
baciarti dopo morire
perché la vita sarebbe un insulto
distante dalle tue labbra
dagli anfratti dei tuoi sospiri
vorrei essere in te ed implodere
e diventare il tuo unico amore.
N°
3164 – 1 agosto 2016
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