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mercoledì 3 agosto 2016

UN VIAGGIO DI HIROMI

Oltre le onde miti e lucenti
dell’oceano silente ed immenso
forse è laggiù che si riposa
quell’amore che le è sfuggito.

Sicché lei lo scrisse d’inchiostro
quel suo desiderio troppo distante
sopra il Tanzaku verde smeraldo
che appese sopra il bambù.

Osservò in fondo al crepuscolo
le stelle in caduta sul mare
tale pareva il fiume del cielo
talmente vasto da attraversare.

E lavorò il cedro e la canapa
per costruire la sua imbarcazione
con la quale oltrepassare la notte
fino a baciare le gote alla luna.

Chissà cosa pensava Hiromi
durante quel suo lungo viaggio
con le lacrime in bilico sulle nuvole
pioggia intensa e poi temporale.

Ma superate le quattro isole
il Giappone rimase alle sue spalle
e pare che l’orizzonte oscuro
appena la vide se ne innamorò.

Nessuno la vide tornare
sulle coste del sol levante
appeso al bambù rimase il Tanzaku
e nell’aria il suo stupendo profumo.

  N° 3165 – 3 agosto 2016

                                           Il Custode

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