Ho seguito l’istinto
per questo ti ho amata tanto
quel giorno in cui, sotto la neve
io ho incontrato il tuo viso.
L’inverno ne
era geloso
e mi percuoteva la pelle
con schiaffi sempre più gelidi
e sbuffi modellati di ghiaccio.
Ma il fuoco
sulle tue labbra
bruciava quanto l’inferno
ecco perché io elemosinavo
un bacio, poi un altro ancora.
Nessuna voce
poteva distrarmi
dalla tua immensa bellezza
e fu per istinto che io tacqui
mentre lo sguardo ti contemplava.
Nell’aria il tuo profumo
il cielo diventò afrodisiaco
ed il nero dei nostri vestiti
scivolò sopra l’erba bagnata.
L’inverno era
giunto al declino
il tuo sesso, una dolce conchiglia
per questo ti ho amata tanto
ed ancora sono folle di te.
N° 3073 - 4 febbraio 2016
Il Custode
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