Sono un debole
un timoroso codardo
e se ti ebbi a tradire
fu solamente per paura.
Sotto il
Golgota
mischiato a fedeli e morbosi
io osservo il tuo supplizio
ascolto il respiro mortale.
Sopra la croce
con due ladroni ai lati
e Maddalena ai tuoi piedi
il volto è sangue e dolore.
E quando il
gallo ha cantato
la tua profezia si è avverata
poiché sono un debole
un misero essere umano.
Ma tu fosti
magnanimo
il Re di ogni giudeo
sicché mi pento e mi struggo
d’averti miseramente rinnegato.
Ed infine io
muoio
decapitato sotto gli ulivi
perché alla fine ha prevalso
la dignità che mi insegnasti.
N° 2847 - 29 gennaio 2015
Il Custode
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