Forse fu per
un colpo di tosse
o per un dolore da spezzare il cuore
ma lei cadde sulle ginocchia
dopo in un baratro fatto di pece
col nettare giallo della siringa
dentro i cunicoli delle sue vene.
Così pallida
da sembrare malata
magari malata lo era davvero
emaciata dalle lacrime appese
sopra la punta delle sue ciglia
e le sue labbra, con uno sbuffo
le scaraventarono verso la luna.
Dissero che
era talmente debole
da non ricordare il proprio nome
ma ricordava il grembo materno
e si distese in posizione fetale
dopo saggiò l’asfalto ruvido
bagnato di pioggia e di solitudine.
Chissà che
cosa stava guardando
nel momento in cui giunse la morte?
E lei cadde nel mezzo del limbo
dove nessuno corse a salvarla
forse fu per noia verso la vita
o per un dolore da spezzare il cuore.
N° 2843 - 11 gennaio 2015
Il Custode
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