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sabato 31 gennaio 2015

CADE UNA LACRIMA

Cade timida una lacrima
che ha perduto l’equilibrio
che ha smarrito il tuo viso
ed ora vive nel delirio.

Poi si infrange sulla strada
a due passi da un tombino
troppo distante dalla speranza
di cambiare il suo destino.

Adesso è nettare agognato
per un topo di passaggio
che però ne legge il cuore
e di berla non ha il coraggio.

Così la posa tra le acque
in balìa della corrente
della leggera carezza del vento
che la culla dolcemente.

Adesso dondola i suoi pensieri
e si reca incontro al mare
quella lacrima che ho perduta
e che ti volevo dedicare.

  N° 1986 - 26 febbraio 2012

                                                      Il Custode        

venerdì 30 gennaio 2015

BACIO FATALE

Adesso
io posso anche morire
nel calore del tuo abbraccio
dentro il tuo sguardo dolce
davanti al tuo viso bellissimo
sereno ed appagato
dalla sensazione ubriacante
delle tue labbra morbide
a contatto con le mie.

Con la consapevolezza
che non proverò mai più
un’estasi tanto potente
da colpire il mio cuore
così violentemente
da farlo implodere
in frammenti di felicità.

Adesso
non vedo altre ragioni
per continuare a vivere
ma soltanto il timore
che il tuo amore immenso
prima o dopo
sia destinato a sfiorire.

Allora raccoglierò
ciò che rimane del mio destino
e lo condurrò
dove le anime beatificate
percorrono l’eternità
conservando in me il sapore
del tuo bacio fatale
per sempre
per sempre…

  N° 1346 - 16 novembre 2008

                                                          Il Custode

giovedì 29 gennaio 2015

PRIMA CHE CANTI IL GALLO

Sono un debole
un timoroso codardo
e se ti ebbi a tradire
fu solamente per paura.

Sotto il Golgota
mischiato a fedeli e morbosi
io osservo il tuo supplizio
ascolto il respiro mortale.

Sopra la croce
con due ladroni ai lati
e Maddalena ai tuoi piedi
il volto è sangue e dolore.

E quando il gallo ha cantato
la tua profezia si è avverata
poiché sono un debole
un misero essere umano.

Ma tu fosti magnanimo
il Re di ogni giudeo
sicché mi pento e mi struggo
d’averti miseramente rinnegato.

Ed infine io muoio
decapitato sotto gli ulivi
perché alla fine ha prevalso
la dignità che mi insegnasti.

  N° 2847 - 29 gennaio 2015

                                                      Il Custode

lunedì 26 gennaio 2015

A DONATELLA

...E mentre il sole
sedeva oltre i monti
rimase nell'aria
il soffio della tua presenza
e mi fermai a coglierlo
per stringerlo forte
dentro il palmo della mano.

Era forse poco
ma mi dava l'illusione
di non averti a smarrire
mai più.

  N° 564 - 10 agosto 1985

                                                Il Custode

domenica 25 gennaio 2015

IO TI UCCIDERO'

Io ti ucciderò
e getterò nell'oceano
il tuo cadavere
fatto a pezzi
sadicamente.



Così abortirò
la paura che ho di te
e dell'amore grande
che ti vorrei dare
ma che non ti voglio dare.

E navigherò solo
per i miei mille incubi
perché apparentemente
io non ho bisogno di te
ma dentro questo mio stupido cuore
sanguino il tuo desiderio.

  N° 741 - 9 giugno 1987

                                             Il Custode

sabato 24 gennaio 2015

SONO IO

Io sono qui
ad un tocco di labbra
dal tuo respiro
dai tuoi bellissimi occhi.

Io ti amo davvero
eppure non lo so dire
poiché mi basta guardarti
per sentirmi confuso
muto davanti al tuo viso.

Io sono io
alcune volte un genio
e molte altre un idiota
quando resisto invano
al desiderio, al bisogno
di sentire il tuo corpo
sulla mia pelle
sopra il mio cuore.

Io ho dentro lo sguardo
ogni parola che penso
è scritta di inchiostro
e di luce accecante
rubata ad una stella gitana
adesso luccica e macchia
e strappa un sospiro alla luna.

Io ti amo per sempre
benché sia un tempo limitato
ma io sono io
e non intendo mutare
ogni mia lacrima spesa
mi ha permesso di vederti
ed amarti a tal punto.

Io sono grato
a me stesso, al destino
di averti nella mia anima
fino a quando io potrò
fino a che tu mi vorrai.

  N° 2846 - 21 gennaio 2015

                                                      Il Custode

                                                     

venerdì 23 gennaio 2015

INCENSO

Vibra nella mia testa confusa
questo acceso profumo d'oriente
vago di giorni lontani
di chiese ed infanzia perduti nel vuoto.

Gira nei miei occhi limpidi di pianto
questa nebbia allucinogena
inconcepibile al pensiero
e non resisto al suo richiamo.

Arde nella mia notte solitaria
e mi trascina verso viaggi immaginari
dove mi fermo ad osservare incredulo
un mondo in cui non esisto più.

  N° 812 - 22 settembre 1988

                                                       Il Custode

martedì 20 gennaio 2015

KEREN

Keren
guarda le stelle
le stelle se ne vanno
e torna il giorno
la vita le ha sorriso
ma lei non ha compreso
Keren è insicura
e osserva il tempo andato
e il tempo non ritorna
poi Keren
chiude gli occhi
ed è già donna.

  N° 588 - 18 dicembre 1985

                                                     Il Custode

domenica 18 gennaio 2015

RICORDI QUELLE LACRIME?

Ricordi quelle lacrime?
Scendevano come un torrente
e travolgevano argini e limiti
dei nostri cuori disperati.

I tuoi occhi, simili a fiamme
ti illuminavano il viso
ed io avrei voluto baciarlo
ma tu saresti morta ancora
avrei voluto parlarti d’amore
ma l’amore giaceva in un canto.

Ricordi quella più salata?
Si impigliò sulle mie labbra
e come se fosse marijuana
mi fece perdere il senno.

Aveva un sapore afrodisiaco
però la consistenza dell’acido
e scavava dentro la mia carne
una buca che non sanguinava
la ferita era nell’anima
e bruciava come cenere e lava.

Ricordi quella più grande?
Crollò sopra il pavimento
provocando un rumore sinistro
fastidioso quando il grido del vento.

Adesso io vivo di sola inerzia
dal giorno in cui scelsi la solitudine
la tua ombra è troppo distante
per percorrere la mia notte
io, in bilico tra la vita e la morte
ed ho ancora bisogno di te.

   N° 2845 - 17 gennaio 2015

                                                      Il Custode

sabato 17 gennaio 2015

PER TE HO UN DOMANI

Il sole mi porterà
dove i miei passi hanno sete
dove il mio cuore ha fame
e mi perderai
e ti perderò.

L'amore lo 'conterò
a tutti quelli che hanno gli occhi
a tutti quelli che hanno un pianto
e mi ascolterai
e ti ascolterò.

Per te che affermavi
di poter parlare alle stelle
mentre io non riesco nemmeno
a vederne la luce
per te ho un domani
quale domani?

Il vento mi ruberà
giorni, speranze e illusioni
giorni felici e tristi
ma non piangerai
ma non piangerò.

La notte mi veglierà
per tutti gli anni che ho speso
per tutti gli anni che ho avuto
e mi penserai
e ti penserò.

Per te che non hai saputo
darmi i tuoi giorni
e hai detto:
"Perdono, ma devo andare via"
Per te ho un domani
quale domani?

Il pianto mi condurrà
dove ti ho disegnata a matita
dove ti ho colorata col sangue
non ti fermerai
non mi fermerò.

La gente non capirà
quanto era dolce baciarti
quanto era bello sognarti
mi rimpiangerai
ti rimpiangerò.

Per quando sarai da sola
sola e senza parole
ed il sogno sarà finito
senza avere avuto pietà
per te ho un domani
quale domani?

  N° 520 - 17 gennaio 1985

                                                   Il Custode

venerdì 16 gennaio 2015

LA MIA METAMORFOSI

La mia pelle si sfalda
e diventa materia biancastra
io striscio sotto le foglie
quasi io fossi un serpente
striscio, mi graffio ed impreco
disteso sopra il terriccio gelido.

E nudo da sembrare un verme
io vado alla ricerca di cibo
le unghie intrise di sangue
mi servono per avanzare
dove mi conduce l’olfatto
laddove mi porta la fame.

Da qualche parte, nel bosco
manco io fossi una talpa
ricordo di avere scavato
una buca profonda ed oscura
nella quale disperdere il lezzo
del tuo corpo in putrefazione.

Sopra un filo di bava sottile
io scendo come fossi un ragno
e brillano i raggi della luna
ad illuminarmi il percorso
sicché intravvedo i tuoi occhi
due gemme posate sul fondo.

Affondano i miei denti marci
dentro i tuoi miseri resti
nemmeno io fossi un lupo
a digiuno da molti secoli
io mi rammento quel tuo sapore
di amore mescolato a bugia.

Le stelle diventano lucciole
in circolo attorno al tuo viso
io ti vedo, sei bella e mi pento
piango lacrime e sputo uragani
che riempiono presto la buca
io vi annego come fossi una formica.

Un ultimo bacio ai tuoi seni
mentre quasi io fossi una lucertola
io sparisco dentro il tuo cuore
che tace tutte le sue menzogne
che mi resero folle e bastardo
la ragione della mia metamorfosi.

  N° 2844 - 15 gennaio 2015

                                                     Il Custode

giovedì 15 gennaio 2015

BENVENUTA, GIOVANE BIRGIT

Benvenuta, giovane Birgit
a questo amore
distratto e stanco
a questa voglia
che ho di averti sempre
in ogni momento
a queste lacrime
perse nel vento
a questo sole bianco
che splende piano
per non farti male
che splende forte
per darti calore.

Ai miei capricci
quando tu sei via
ed il sorriso
quando tu ritorni
benvenuta, sogno del mare
a tutti i miei giorni
a quelle corse
da lasciare il fiato
a questi occhi
che non ti sanno vedere
per quel tramonto
dove torni a dormire
che non ti dico
quanto mi mancherai.

Benvenuta, giovane Birgit
capelli lunghi
e quasi di seta
alle tue mani
dolci da tenere
a te in mezzo alla gente
per te che osservi la mia pena
a te che ascolti
e sai farti amare
e che ti porto via
con il mio cuore
a te che nasci
tra le onde del mare.

Alla tua luna tranquilla
che ti reca qui vicina
in questo tuo viso
c'è tutto il mondo
pulito e sincero
ed io mi perdo
dentro la tua notte
ma tu mi sai trovare
benvenuta, giovane Birgit
se sarai il mio amore.

  N° 603 - 4 gennaio 1986

                                                  Il Custode

martedì 13 gennaio 2015

AMO

Amo la luna
che mi guarda da lassù
con i suoi occhi
freddi e pallidi.

Amo le stelle
perché riempiono la notte
rendendola meno cupa
e vuota di sentimenti.

Amo la notte
che nasconde la mia ombra
che nasconde i miei peccati
con la sua fredda oscurità.

Amo la vita
che quantunque fosse triste
rimane la mia vita
difficile da buttare via.

Amo l'amore
unica sensazione positiva
unica vera realtà
che mi fa scordare ogni cosa.

Amo te
che sei la mia donna
e nessun'altra potrà darmi mai
ciò che tu mi dai.

  N° 61 - 7 dicembre 1979

                                                Il Custode

lunedì 12 gennaio 2015

LEI CADDE

Forse fu per un colpo di tosse
o per un dolore da spezzare il cuore
ma lei cadde sulle ginocchia
dopo in un baratro fatto di pece
col nettare giallo della siringa
dentro i cunicoli delle sue vene.

Così pallida da sembrare malata
magari malata lo era davvero
emaciata dalle lacrime appese
sopra la punta delle sue ciglia
e le sue labbra, con uno sbuffo
le scaraventarono verso la luna.

Dissero che era talmente debole
da non ricordare il proprio nome
ma ricordava il grembo materno
e si distese in posizione fetale
dopo saggiò l’asfalto ruvido
bagnato di pioggia e di solitudine.

Chissà che cosa stava guardando
nel momento in cui giunse la morte?
E lei cadde nel mezzo del limbo
dove nessuno corse a salvarla
forse fu per noia verso la vita
o per un dolore da spezzare il cuore.

  N° 2843 - 11 gennaio 2015

                                                     Il Custode

domenica 11 gennaio 2015

UNA GUERRA CIVILE

Io lo so che tu mi osservi
nascosto nella boscaglia
sangue dello stesso padre
fratello di cui andare fiero.

Ma sono differenti le bandiere
per le quali noi combattiamo
seppure la patria sia la stessa
il medesimo è il nostro sogno.

Sarai affamato ed esausto
di certo tremi per il freddo
adesso che sei rimasto da solo
avrai sicuramente paura.

Io ti cederei la mia giacca
benché sia una giacca fascista
ti darei la mia porzione di rancio
che magari tu non accetteresti.

Il mio compito è di stanarti
accompagnato dai soldati tedeschi
carne del medesimo grembo
fratello che non potrei tradire.

Ma se tu deponessi le armi
forse riuscirei a salvarti la vita
so che questo è chiederti troppo
ed io mi comporterei come te.

Dicono che tu sei un bandito
lo scrivono di ogni partigiano
chissà chi ha ragione tra noi due?
Lo dirà la storia scelta dai vincitori.

I nazisti ti hanno scovato
hai l’aria di un animale sperduto
le parole dell’ufficiale tedesco
sono una sentenza di morte.

Ti aspetta la fucilazione
niente processo né alcuna pietà
accadrà sopra questa collina
sotto lo sguardo di pini ed abeti.

Ma prima che il plotone colpisca
io ti proteggo con il mio corpo
sono certo che tu non sopravvivrai
almeno io morirò insieme a te.

  N° 2842 - 10 gennaio 2015

                                                      Il Custode

sabato 10 gennaio 2015

IO TI VORREI VIVERE

Ruberei
ogni lacrima
che si accinge
a lasciare i tuoi occhi
per disperdere il tuo pianto
oltre l'infinito.

Poi t'amerei
tanto quanto
io sia in grado
di farlo.

E infine ti vivrei
giorno per giorno
attimo dopo attimo
colmando di te
gli spazi vuoti
che ho nel cuore.

  N° 512 - 10 dicembre 1984

                                                      Il Custode