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venerdì 31 gennaio 2025

NEL POSTO DELL'ULTIMO BACIO

Sei stata anche tu
laddove il dolore era grande
ed osservavi in silenzio 
le mie lacrime cadere al suolo.

Passava gente tranquilla 
lungo i giardini dell'ospedale 
non gliene facevo una colpa
'ché la vita non si poteva fermare.

Come me, tu non avevi parole
quanto me ti sentivi distrutta
là i preti erano stati banditi
Dio non era che un ologramma. 
Non c'era nessuna spiegazione 
a quello che ci era accaduto
qualcuno cianciava frasi di circostanza 
che peggioravano il mio stato d'animo.

Sicché io ti strinsi a me
quando infine noi realizzammo 
che il bambino non sarebbe tornato
nel posto dell'ultimo bacio.

  5287 - 31 gennaio 2025

                                     Il Custode 

giovedì 30 gennaio 2025

DISSENSO

Il tuo dogma 
non mi appartiene 
e sono pronto a morire
piuttosto che inginocchiarmi 
ed obbedire ai tuoi dettami.

Ho il mio pensiero 
che non coincide col tuo
e seppure io lo rispetto 
non sarà mai in grado
di condizionare la mia vita.
Non riuscirai a piegarmi 
se anche tu tentassi 
di fare di me un prigioniero
delle tue catene 
della tua falsa moralità.

Se occorre, ti combatterò 
senza mostrare timore
finanche tu fossi disposto 
ad annientare 
il mio dissenso.

  N° 5286 - 30 gennaio 2025

                                          Il Custode 

mercoledì 29 gennaio 2025

UNA PICCOLA FIAMMIFERAIA

Dissi alla piccola fiammiferaia 
di non fermarsi sola di notte
in quella notte dal tanto gelo
che nemmeno le prostitute 
avevano il coraggio di affrontare. 

Sicché la neve si tinse di sangue
con i fiammiferi sparsi dovunque 
il corpo di lei diventò stalagmite 
il suo respiro fu solamente vapore
che cercava di tornare alla vita.

Ed i corvi ritti in cima ai rami
gracchiavano per attirare i passanti 
qualcuno pensò che avessero fame
altri si accorsero di quel corpicino 
nel cui petto non batteva più il cuore.
Le gambe aperte, l'intimità violata
il terrore fissato dentro lo sguardo
lei morì così sulla via dell'inverno 
poche le tracce sul manto candido
che dipinse le strade e i marciapiedi.

...Dissi alla piccola fiammiferaia 
di non fermarsi sola di notte
lei, talmente povera, non mi ascoltò 
i suoi resti riposarono in un vicolo
la sua anima volò a cercare calore. 

  N° 5285 - 29 gennaio 2025

                                          Il Custode 

martedì 28 gennaio 2025

DISSERO...

Sconvolti e infastiditi 
dalla tua immensa bellezza
dissero cose ignobili
cose che tu non meritavi 
fu forse per questo
che decisero d'ucciderti.

Ed approntarono 
la pira di fasci e sterpaglie 
il palo al quale legarti
affinché tu
non potessi fuggire
ma consumarti nel fuoco.

Quale essere umano
poteva accettare questo?
Forse era lì la risposta
coloro in mezzo alla piazza 
che t'accusarono di stregoneria 
erano più malvagi del diavolo.
Quando le fiamme 
t'avvolsero le carni e i capelli
le tue urla presero il volo
e raggiunsero altissime vette
dove il dio dei tuoi carnefici 
si vergognò d'averli plasmati. 

Infine tu fosti cenere 
ed un solo, vago pensiero
giunse il vento e ti accolse
per portare ciò che restò di te
verso il mare, incontro alla luna
tra le onde che t'abbracciarono. 

  N° 5284 - 28 gennaio 2025

                                          Il Custode 

SACRIFICATO

Accadde in nome di Dio
o per compiacere gli dei
per il volere di un despota 
che plagiava le deboli menti
infine per un condottiero 
in cerca di fama e ricchezza. 

Venni stanato nei boschi
rincorso lungo la spiaggia 
picchiato e poi imprigionato 
su di un treno diretto al campo
su una nave che andava all'America 
e finanche tra le risaie cambogiane.

Non seppi mai la mia colpa
ma imparai a supplicare pietà 
in cambio ricevetti lo scherno
degli aguzzini, della gente comune 
e pietre scagliate dal popolo
che divennero la mia condanna.
Poiché ero un nero
giacché ero un ribelle
e non credetti all'apocalisse 
causata da un virus fasullo
perché ero un animale pensante 
che non si poteva manipolare.

La Storia non insegnò nulla
solamente l'ipocrisia della memoria 
ebrei, e nazisti, e ancora comunisti
sino agli pseudo democratici e liberali 
ognuno di loro fu artefice della mia morte
poiché io fui sacrificato dall'uomo.

  N° 5283 - 28 gennaio 2025

                                         Il Custode 

lunedì 27 gennaio 2025

APPARTENGO

Appartengo alla luna
che piange dentro la notte
mentre chiama a raccolta 
pianeti oramai alla deriva.

Alla polvere d'ali
d'una falena che grida
bestemmie ed imprecazioni 
'ché non gli garba la vita.

Ad una onda d'oceano
intrisa di una tale tristezza
che le sirene non cantano 
i pirati si scoprono pavidi. 
Al silenzio di un poeta
che scrive testi d'amore 
poi s'accorge d'avere smarrito 
il suo cuore nell'otre di Eolo.

Ad un ultimo, smunto sorriso 
sulla punta d'un filo d'erba 
una libellula vi danza attorno
quasi a volerlo riportare alla vita.

Appartengo ad un ricordo
nella mente di uno smemorato 
e però io ne sopravviverò 
anche perso in fondo all'oblio.

  N° 5282 - 27 gennaio 2025

                                           Il Custode 

domenica 26 gennaio 2025

INQUIETANTE PROMESSA

Ti aspetterò 
tu non saprai dove
non immaginerai quando
ma io ti prenderò 
e farò scempio di te.

Sono un'anima in pena
un predatore crudele
che ti attende nel buio
tu non potrai fuggire
ovunque io ti troverò. 
E dentro il silenzio 
le tue urla diventeranno 
melodia assai struggente 
la luna e le falene
fuggiranno per il terrore.

Io però ti aspetterò 
è questa la mia promessa
avrò il pugnale fra le mani
e gli ultimi tuoi rantolii 
in fondo al mio sguardo.

  N° 5281 - 25 gennaio 2025

                                           Il Custode 

venerdì 24 gennaio 2025

DOVE CADDE LA NEVE D'APRILE

Lei stava là
in totale silenzio 
nella stanza del campanile 
e faceva freddo
sulla strada di Sant'Olcese. 

Aspettava un gesto
forse una lieve carezza 
oppure un bacio d'amore 
ma attese invano 
qualcosa che non fu mai.

Fuori, sulle impalcature 
la primavera tardava 
il cielo, dapprima plumbeo
cominciò ad impallidire 
come fosse un moribondo. 
Io non ero fatto
per odiare, né per tradire
ma lei aveva un bel viso
e seni imponenti 
che era difficile resistere. 

Ma non accadde 
ogni cosa pensata, desiderata 
rimase soltanto un sogno
o forse una fantasia
dove cadde la neve d'aprile. 

  N° 5280 - 23 gennaio 2025

                                         Il Custode 

MI VIOLENTI L'ANIMA

Tu mi violenti l'anima
con sensazioni sfacciate 
e la mia ragione soccombe 
al desiderio della tua pelle.

La sabbia e la salsedine
s'impregnano dei tuoi capezzoli 
sicché i nostri corpi si uniscono
nella spuma sulla riva del mare.
Si fa affascinante, il pensiero
d'averti ad una spanna dai granchi
i quali, sazi di patelle e telline
si rifocillano gli sguardi di noi.

Vieni ed ancora abusa di me
con l'amore che ho ritrovato 
mentre stava morendo in un canto 
per l'inedia e per la solitudine. 

  N° 5279 - 23 gennaio 2025

                                        Il Custode 

giovedì 23 gennaio 2025

VEDO I MORTI

Vedo i morti
automi danzanti 
muovono apaticamente 
inciampano sulle macerie
di quella che fu la loro vita.

Silenti figuri 
guidati dal solo istinto
chissà se capaci di esprimere 
un pensiero, una lacrima 
che li tenga legati al passato.

Vedo i loro volti
maschere emaciate 
vorrei provare pietà 
ma assuefatto al dolore
ho disimparato l'empatia. 
Non hanno sangue 
né più un solo sorriso 
chissà se durante la vita
hanno guadagnato il cielo
oppure meritato l'inferno. 

Vedo i morti
e spendo un lieve sospiro 
dedicato a quelle anime perse
a qualcuno che ho tanto odiato
a qualcuno che ho amato davvero. 

  N° 5278 - 22 gennaio 2025

                                          Il Custode 

LILITH RACCONTA

L'Iddio, miserabile essere
asserì d'avermi generata
poi, come un padre indegno
mi scacciò dalla sua casa.

Mi volle schiava del dogma
subalterna, piuttosto che figlia
serva dei suoi folli precetti 
e dell'insulso, stupido Adamo.

Ed i posteri, cantori asserviti
m'han descritta quale male assoluto 
han maledetto la mia memoria 
pur di compiacere il padrone.
Ho attraversato le terre mortali 
distante dall'artefatto Eden
sostituita dall'algida Eva
esiliata come è per i reietti.

Sicché ora, alla corte del diavolo 
io rinnego le mie divine origini 
abiuro il despota che mi diede vita 
per accrescere la sua presunzione. 

  N° 5277 - 22 gennaio 2025

                                          Il Custode 

mercoledì 22 gennaio 2025

L'UOMO CHE SOGNA

Disteso su tutta la valle 
è il suo profilo quieto
che però la gente non vede
giacché la gente è distratta
disteso, e non ha premura
che lui non ha alcuna meta.

Tramontano nel buio i soli
albeggiano le lune esauste
ed egli continua a sognare
sogni che nemmeno conosce 
mentre formiche impaurite
lo spiano da dietro i fiori.

A volte scendono gli alberi
alcuni scoiattoli curiosi
e girano sopra il suo viso
quasi a volersi accertare
che egli sia un uomo sereno 
nonostante le battaglie perdute.

Però sanno le sagge falene 
di non potere mutare il destino 
e lasciano che egli riposi
poiché quello che sta sognando 
è un sogno è talmente bello
che non vuole smetterlo mai.

  N° 5276 - 21 gennaio 2025

                                           Il Custode 

UN SOLITARIO

Seduto da solo
sulla cima del mondo
il paesaggio è bellissimo 
la mia anima sorride. 

La confusione mi irrita
quanto la gente che corre
che crepita come proiettili 
allora cerco la solitudine.

Però, se guardo il cielo
comprendo d'essere minuscolo 
eppure mi sento maestoso
una scheggia di pace intensa.

È così che desidero vivere
così intendo persino morire
lontano da qualsiasi rimpianto 
distante dai conflitti inutili.

Sicché non cerco nessuno 
sarà il destino il solo giudice
io, da solo sulla cima del mondo
ad osservare la vita fiorire.

  N° 5275 - 20 gennaio 2025

                                          Il Custode 

LIBIDINE

Ti stringo i glutei
e mi spingo in te
per poterti sentire
con tutto il mio pene.

E perdo il controllo 
come io non credevo
allora afferro i tuoi seni 
mi abbevero coi tuoi capezzoli. 

Voglio venire in te
nel calore della tua vulva 
in questo rito selvatico
del bestiale accoppiamento. 

Nutriti della mia verga
della pozione salata
che esplode durante l'orgasmo
provocato dalla tua lussuria. 

Io ti sarò sempre grato
e sempre t'amerò con piacere
per avermi messo all'angolo
della tua indecente libidine. 

  N° 5274 - 20 gennaio 2025

                                         Il Custode 

lunedì 20 gennaio 2025

AVRAH KADABRA

Io credo in me
ed in quello che dico
ho impiegato i miei secoli
e decenni di sacrifici 
per essere come io sono.

Se tu sei qui nel mio mondo
e perché lo voglio davvero
io, impastato di solitudine 
penso le mie parole
e le tramuto in realtà. 

Ho sospiri da regalarti 
e braccia che ti proteggano
tu non lasciare che io
rinneghi quella evoluzione 
che mi ha modellato la mente.

Ed amami quanto io amo te
nulla di più né di meno
perché ho impiegato i miei secoli
e decenni di sacrifici 
per essere come desideravo.

  N° 5273 - 20 gennaio 2025

                                         Il Custode 

VERSO IL NIRVANA

Ho la punta delle tue labbra
Appoggiata sopra il mio bacio
ed è là che io intendo svernare
appagato, seppure molto confuso.

E ti ascolto, mentre tu pensi
parole trovate dentro il tuo cuore 
le faccio mie, perché sono stupende 
quanto un viaggio verso il nirvana.
Torna e rimani fra le mie braccia
sono minuscole ma molto accoglienti 
contengono quasi tutto il mio amore 
il resto è chiuso dentro i miei occhi.

  N° 5272 - 17 gennaio 2025

                                          Il Custode 

RIFLESSIONI DI UNA COCCINELLA

Questo posto mi piace
ma non sopporto gli umani
che mi ronzano intorno
e che vogliono uccidermi
però hanno un sapore forte 
che mi induce a carezzarli. 

Qui la notte è bellissima 
il giorno, assai rumoroso
là io mi fermo nell'ombra
di un'acacia, di un'orchidea 
per non farmi vedere
né dal ragno, neppure dal geco.

La vita è quella che è
oramai lo ho accettato
e ho imparato a convivere
con l'istinto di sopravvivenza 
che a volte mi costringe a fuggire
come io fossi una codarda.

A volte cavalco il vento
e trovo che sia un gioco stupendo 
oppure resto sulla finestra
mentre si affaccia il tramonto 
là osservo scintille che danzano
sul pelo delle onde del lago.

E volo, perché il cielo è immenso 
è un viaggio davvero avventuroso 
che affronto con un lieve rimpianto 
giacché questo posto mi piace 
ma, ahimè, io ne farò parte 
per pochi, pochissimi giorni.

  N° 5271 - 17 gennaio 2025

                                          Il Custode 

mercoledì 15 gennaio 2025

IN FUGA

Loro mi braccano
annusano la mia paura
hanno luci che nella notte
illuminano l'intera foresta. 

Hanno sterminato i miei cari
i miei figli e la mia donna
io, rinchiuso dentro la gabbia 
vedevo i loro sguardi inebriati. 

Loro, giunti per volere di Dio
eppure talmente malvagi
dall'appagarsi del sangue
di persone scevre da colpe.

Ho aspettato che il vino bevuto
sortisse il proprio effetto 
e mentre le bestie russavano 
ho trovato una via di fuga.

Loro adesso mi inseguono 
coi cani e con le spade
ma le urla e i latrati mi aiutano
ad allontanarmi dal loro sentiero.

Ho guadato il fiume
cancellerà le mie tracce
i cani saranno confusi
gli assassini dovranno desistere.

Loro mi cercano 
io oramai sono troppo lontano
la rabbia mi pervade la mente
ma vivrò per meditare vendetta.

  N° 5270 - 15 gennaio 2025

                                          Il Custode 

HO SBAGLIATO A DIRTI DI ANDARE

Le stelle non te lo sanno dire
ma io reco ancora il tuo nome
serrato dentro le labbra
a volte è un ricordo bellissimo 
altre ancora un immenso dolore.

Ho smesso di giocare coi sassi
io li scagliavo nel fiume
e le acque che si increspavano 
sbiadivano via la tua immagine 
che pure sembrava mi sorridesse.

Faccio un salto nella mia pazzia
ma non so se intendo tornare
laggiù la tua mancanza è sottile
come una foglia morta in autunno 
che danza mentre plana al suolo.

Ho sbagliato a dirti di andare
però pensavo a quanto soffrivi
con il tuo sangue che ruppe gli argini
e ti rubò la parola e la vista
che tu non potevi vivere senza.

Mi perdoni almeno un istante?
Se puoi scaccia via dalla mia mente
la visione dei tuoi ultimi giorni
seppure restano per me il monito
per non dimenticare mai il tuo amore.

  N° 5269 - 14 gennaio 2025

                                          Il Custode 

lunedì 13 gennaio 2025

BELLA COME TU FOSTI

Alchimia d'uno sguardo
o forse pozione d'amore 
ma io, dentro i tuoi occhi 
mi sento davvero appagato. 

Sicché nel percorso dei tempi
ti esigo sempre al mio fianco 
quasi io fossi una notte che impreca
nell'attesa che giunga la luna.

E passerò i giorni ed i momenti 
spesso perduto fra te e i tuoi seni
l'alcova migliore per la mia anima
talmente vicina al tuo forte cuore.

E nei giorni, finanche al crepuscolo 
le mie labbra ti sfioreranno la pelle
senza mai dimenticare di dirti
che sei sempre bella come tu fosti.

  N° 5268 - 13 gennaio 2025

                                          Il Custode 

domenica 12 gennaio 2025

SAMAN

Chissà quale colpa devo espiare
per meritare questo destino infame 
io lo domando al Buddha
che pure non mi risponde
probabilmente non si da' pace
per quello che devo subire.

Gli uomini giungono da lontano 
dall'opulento Occidente 
hanno denari e hanno arroganza 
per comprare la mia innocenza
usarmi come io fossi un oggetto 
seppure sono ancora bambina.

Gli hotel della caotica Bangkok
hanno le lenzuola candide
che però si macchiano in fretta
del sudore e dello sperma
di grassi, viscidi, e ignobili ominidi 
che ansimano mentre mi scopano.

Nella stanza io chiudo gli occhi
per non vedere, per non pensare
prendo a sognare il villaggio sul fiume
le alte pagode dove andavo a pregare
ma il colpo violento della penetrazione 
in pochi istanti mi riporta alla realtà. 

Vengono in fretta, in fretta si vestono
i loro soldi posano sul comodino
non coglierò il frutto del mio sacrificio 
nessuno mostrerà empatia per me
che a sei anni sono già prostituta 
per il piacere di fottuti pedofili.

Andrà così fino a che sarò donna
fino a che i mostri non mi vorranno più 
quel giorno il mio corpo avrà ristoro
così non sarà per la mia anima
spettro perduto nella jungla a cercare
quella infanzia che non ho mai vissuto.

  N° 5267 - 11 gennaio 2025

                                          Il Custode 

AMAMI...

Amami con parsimonia 
come se dentro alla tua tasca
i sorrisi fossero oramai ruggine 
brace ardente per i miei silenzi. 

Cosa importa se sto morendo
sotto un cielo di nuvole plumbee?
Ho trascorso molte vite a rinnegarti 
mentre tu eri il mio solo destino.

Ho un fazzoletto, ed una foto
color seppia quanto le lacrime 
che spendesti nella attesa vana
di sentirmi pronunciare il tuo nome.
Tienimi chiuso dentro i tuoi occhi
e non chiuderli, sennò io cadrei 
talmente distante dalle tue labbra
che il mio primo bacio appassirebbe. 

Cosa importa se adesso ti imploro? 
So che hai speso troppe parole
per domandare al Re delle formiche 
qual è il sentiero diretto al mio cuore. 

Terrò in riserbo ogni tuo dolore
che se io dovessi diventare migliore
saresti la sola alla quale intimerei: 
<<amami che ne ho davvero bisogno!>>

  N° 5266 - 10 gennaio 2025

                                          Il Custode 

UNA FIGURA

Nel buio della buia notte
una figura
indossa ali da angelo
possiede uno sguardo satanico.

Si sveste delle sue remore
e uccide chiunque stia sognando 
uccide perché la morte
la fa sentire viva.

I gatti però non la temono
ed essa non teme i gatti 
la gente dietro le persiane
spenge le luci, zittisce le voci.

È figlia di una maledizione 
è genitrice di una stirpe malvagia
chissà quanti dolori ha sofferto 
per diventare così insensibile. 

La luna mi mostra la via 
nel buio della buia notte
'ché io la devo incontrare
per parlarle dei miei mille incubi. 

E cammino, e lungo le strade
la vedo riflessa nelle vetrine 
e sorrido 'ché quella figura
non è altro che la mia anima.

  N° 5265 - 9 gennaio 2025

                                        Il Custode 

STUPENDA

Stupenda 
ologramma di poesia d'autore 
che come un vento leggero
increspa le placide onde 
l'oceano non pare d'accordo 
e borbotta il suo severo sorriso. 

Un istante di vita
in bilico sulle mie labbra
giacché la tua voce è un sospiro
che spettina i fiori di campo
io li osservo farti un inchino
e mi appago di tanta bellezza. 

Un futuro da vivere
sopra un letto di sabbia bagnata
cosa importa se è ancora inverno
come sbraita un gabbiano adirato
io ti ho accanto sotto la luna
cos'altro potrei desiderare?

  N° 5264 - 8 gennaio 2025

                                        Il Custode 

LE MIE CICATRICI

Abbi cura delle mie cicatrici
ho combattuto cruenti dolori
e decenni di rughe profonde
per potertele alfine mostrare. 

Qui, ad una spanna dall'anima
hanno il sapore di oblio
ma quando il tuo sguardo le accoglie 
diventano gocce di lieve tramonto. 

Io ricordo sempre chi sono
persino chi vorresti che io fossi
ma l'amore resta sempre nel mezzo
lo cantava un gabbiano giù al porto.
A volte ho pensieri in confusione
che la notte prendono forma di addii 
e rimangono sotto le mie unghie 
solamente affinché tu li imparassi. 

Ed aspetto di insegnarti in silenzio 
ogni cosa che ho imparato a tacere
la solitudine, la mia disperazione 
che in realtà io amo alla follia.

  N° 5263 - 8 gennaio 2025

                                        Il Custode