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mercoledì 27 marzo 2024

UN MATTO

Era soltanto un matto
uno dallo sguardo assente
ma quando il vento soffiava
spalancava le braccia
convinto di potere volare.
 
Aveva nella sua mente
uno scrigno fatto di sabbia
dentro vi conservava i ricordi
ma avendone smarrita la chiave
non riusciva più a ricordarli.
 
Chiuso nella sua prigione
subiva percosse e umiliazioni
i carcerieri con le catene
fingevano di essere angeli
ma lo colpivano fin dentro l’anima.
 


Non piangeva mai
alcune volte faceva dei versi
che solo lui comprendeva
sembrava chiamasse una vita
che non aveva mai immaginato.
 
Poi tacque
accadde quasi all’improvviso
che il cuore perse equilibrio
e cadde, e si frantumò al suolo
dove nessuno riuscì a ricomporlo.

  N° 5143 - 27 marzo 2024

                                             Il Custode

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