Ho svenduto l’anima al diavolo
per una misera oncia di polvere
che mi avrebbe fatto sognare
sogni che parevano giusti da vivere.
Disperso in mezzo alle ombre
io non riuscivo più a pensare
‘ché il fuoco nelle mie vene
bruciava più del primo amore.
La vita, questa disconosciuta
si presentò al mio capezzale
ed io che ero infermo di mente
la barattai con un po’ di poesia.
Un rifiuto abbandonato di notte
in balìa dei gatti curiosi
oltre il tunnel c’era la luce, si disse
però io non vedevo che tenebre.
Adesso che non ho più l’anima
io mi sento un uomo migliore
un involucro senza alcun sentimento
ma che di riflesso non soffre più.
per una misera oncia di polvere
che mi avrebbe fatto sognare
sogni che parevano giusti da vivere.
io non riuscivo più a pensare
‘ché il fuoco nelle mie vene
bruciava più del primo amore.
si presentò al mio capezzale
ed io che ero infermo di mente
la barattai con un po’ di poesia.
in balìa dei gatti curiosi
oltre il tunnel c’era la luce, si disse
però io non vedevo che tenebre.
io mi sento un uomo migliore
un involucro senza alcun sentimento
ma che di riflesso non soffre più.
N° 5139 - 16 marzo 2024
Il Custode
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