La riva del fiume
ma per quanto io attesi
non vidi passare
il cadavere del mio nemico.
Distratto dalla melodia
dello scrosciare dell’acqua
scordai di voltarmi a guardare
il fuoco alle mie spalle.
Bruciava la pianura
ed in essa, coleotteri e formiche
l’odore acre dello zolfo
ammorbava il paesaggio.
E l’ombra era maestosa
da coprire l’intero orizzonte
non capivo cosa provare
né quale pensiero pensare.
Sicché attraversai le fiamme
braci ardenti sotti i piedi
ma non provai alcun dolore
nessuna pustola, né secrezione.
Fino in fondo a quel sentiero
che io non sapevo
io nemmeno immaginavo
dove mai mi avrebbe condotto.
Fu così che si presentò
il demonio dallo sguardo perduto
fra le labbra stringeva il destino
che io non ricordavo di avere.
Al riparo fra le sue ali
ritrovai frammenti della mia anima
ed io compresi qual era il futuro
mentre il passato non fu che utopia.
ma per quanto io attesi
non vidi passare
il cadavere del mio nemico.
dello scrosciare dell’acqua
scordai di voltarmi a guardare
il fuoco alle mie spalle.
ed in essa, coleotteri e formiche
l’odore acre dello zolfo
ammorbava il paesaggio.
da coprire l’intero orizzonte
non capivo cosa provare
né quale pensiero pensare.
braci ardenti sotti i piedi
ma non provai alcun dolore
nessuna pustola, né secrezione.
che io non sapevo
io nemmeno immaginavo
dove mai mi avrebbe condotto.
il demonio dallo sguardo perduto
fra le labbra stringeva il destino
che io non ricordavo di avere.
ritrovai frammenti della mia anima
ed io compresi qual era il futuro
mentre il passato non fu che utopia.
N° 5129 - 1° marzo 2024
Il Custode
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