Chiudo la finestra
ai pensieri che sfuggono
dopo preparo un caffè
per la falena e per me.
La lampadina mi culla
oscilla sui miei ricordi
sprazzi di tenebra e luce
e la mia vista è confusa.
Là, sopra il letto disfatto
si inseguono acari e lacrime
e sul mio cuscino rimane
un frammento dell’ultimo sogno.
Che ne sarà del mio cuore
adesso che è cieco e solo?
Ma né l’oracolo, né lo sciamano
conoscono qual è la risposta.
Sicché mi appoggio ai vetri
tra i cadaveri dei moscerini
probabilmente uno di essi
stringe fra i denti la mia anima.
Mi addormento sopra il parquet
da dove sento le tarme cianciare
parole d’amore lette sui libri
e che a me non importano più.
ai pensieri che sfuggono
dopo preparo un caffè
per la falena e per me.
oscilla sui miei ricordi
sprazzi di tenebra e luce
e la mia vista è confusa.
si inseguono acari e lacrime
e sul mio cuscino rimane
un frammento dell’ultimo sogno.
adesso che è cieco e solo?
Ma né l’oracolo, né lo sciamano
conoscono qual è la risposta.
tra i cadaveri dei moscerini
probabilmente uno di essi
stringe fra i denti la mia anima.
da dove sento le tarme cianciare
parole d’amore lette sui libri
e che a me non importano più.
N° 5137 - 14 marzo 2024
Il Custode
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