…Frattanto rischiara la notte
di lampi sputati dal cielo
io mi siedo su una panchina
ed attendo la fine dei giorni
a palmi aperti, come un bramino
quasi a voler sfidare la morte.
Poiché ho percorso passi
e chissà in quale direzione
sotto i piedi avevo le spine
seminate durante l’infanzia
sanguinavo, però mi piaceva
e saltellavo come fossi un folle.
Due antiche lune ed una stella
era ciò che la mia mente vedeva
ogni tanto sgorgava una lacrima
che io pensavo fosse marea
e camminavo avanti e indietro
come un uccello sopra il trespolo.
Sono stanco e voglio tornare
dove avevo ricordi ed amore
e rovisto con le mie zampe
nel cassonetto dei miei pensieri
ed è là che infine io scopro
di non avere mai avuto un destino.
di lampi sputati dal cielo
io mi siedo su una panchina
ed attendo la fine dei giorni
a palmi aperti, come un bramino
quasi a voler sfidare la morte.
e chissà in quale direzione
sotto i piedi avevo le spine
seminate durante l’infanzia
sanguinavo, però mi piaceva
e saltellavo come fossi un folle.
era ciò che la mia mente vedeva
ogni tanto sgorgava una lacrima
che io pensavo fosse marea
e camminavo avanti e indietro
come un uccello sopra il trespolo.
dove avevo ricordi ed amore
e rovisto con le mie zampe
nel cassonetto dei miei pensieri
ed è là che infine io scopro
di non avere mai avuto un destino.
N° 4486 - 14 giugno 2021
Il Custode
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