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mercoledì 30 giugno 2021

L'ODIO DEL DEBOLE

Prese un mitraglietta
e pensò un solo pensiero
riguardo alla propria vita
che non era come la voleva
e strinse forte il suo odio
poi decise una mattanza.
 
Insicuro fin dalla nascita
da sempre ligio alle regole
all’improvviso si sentì vuoto
inadeguato davanti alla gente
che incrociava per strada
e che pensava lo deridesse.
 
Plagiato da falsi miti
imparati sopra i giornali
egli, siccome assai debole
volle dimostrare d’avere forza
che non era nella sua indole
e che mai gli appartenne.
 


E fece scoppiare l’inferno
lungo le vie e sopra le piazze
e le persone crollavano al suolo
come farfalle dalle ali spezzate
non ebbero tempo per domandare
quale fosse stata la loro colpa.
 
Dopo giunsero con le divise
poliziotti sgomenti ed adirati
era quello che egli attendeva
per esaudire il suo folle sogno
dare inizio ad una battaglia epica
ed infine morire da illuso eroe.

  N° 4550 - 30 giugno 2021

                                                Il Custode

HO DA PENSARE...

Ho da pensare
alla notte che scende
e dipinge di tenebra
ogni viola, ogni cespuglio
persino le code dei gatti.
 
Fuori, dentro il silenzio
volano via le parole
e sono sbuffi di vento
che si inerpicano al cielo
a rammendare le nuvole.
 
Danzano i pipistrelli
accanto alle mie rughe
sorridono e sono sinceri
che se soltanto mentissero
lo avrebbero scritto negli occhi.
 



Prima o dopo saprò
dove va a riposare la luna
quando vuole sfuggire i baci
quando intende evitare i pensieri
che io dedico a lei da secoli.
 
Ma mi sento sereno
in questo posto bellissimo
ho la brezza ed ho ricordi
la pace in fondo all’anima
e non desidero altro.
  
  N° 4499 - 28 giugno 2021
                                                
                                                 Il Custode



lunedì 28 giugno 2021

DAVANTI AI TUOI OCCHI

Passai davanti ai tuoi occhi
come un granello di polvere
e tu piangesti una lacrima
che io non seppi asciugare.
 
Avevo, nel mio cuore arido
stalagmiti taglienti e appuntite
e mentre estirpavo le spine
compresi che non sanguinavo.
 
Sicché io ne fui deluso
giacché tu mi eri nell’anima
ma il vento soffiava gli anfratti
e creava una eco che infastidiva.
 


Specchi profondi, le tue pupille
mi vedevo e non mi riconoscevo
e le tenebre che mi chiamavano
erano melodia barocca ed antica.
 
Ed accadde che ti voltai le spalle
avevo da cominciare un viaggio
nel quale non c’era posto per te
dove non c’era posto per nessuno.

  N° 4498 - 27 giugno 2021

                                            Il Custode

UN SOLERTE CARNEFICE

Una scia di sangue
che conduce al silenzio
chissà perché mai chi muore
smette di parlare con me?
 
Sono un solerte carnefice
che uccide per vocazione
non c’è nulla di personale
per il quale serbarmi rancore.
 
Qualcuno non mi comprende
e biasima i miei delitti
vorrei mi vedessero all’opera
per capire che io sono un dio.
 


Propongo anime al diavolo
schiere di martiri all’Eden
perché mai dovrei fermarmi
se dare la morte mi appaga?
 
Sono un solerte carnefice
che uccide per divertimento
non ho nulla di cui vergognarmi
ma potrei ammazzare di più.

  N° 4497 - 25 giugno 2021

                                                Il Custode

SVEGLIATI STREGA

Svegliati, o strega
la notte è oramai tramontata
e le nuvole del nuovo giorno
hanno invaso i tuoi occhi
di una docile, tenue penombra.
 
Svegliati e dammi lo sguardo
si intona con la mie pelle
e brividi frammisti a silenzi
inciampano nella mia mente
e creano una pozza d’amore.
 


Svegliati e racconta il tuono
nell’alveo dentro il tuo petto
che pare uragano in arrivo
in realtà sono le imprecazioni
della tua solitudine che grida
 
Svegliati e restami accanto
in questo frammento d’inferno
e sopra il mio letto di spine
farò scempio delle tue ferite
ed il futuro sarà leggenda.

  N° 4496 - 25 giugno 2021

                                               Il Custode

DICONO...

Dicono che tu avevi sorrisi
che si perdevano nel vento
talmente distratti e gelidi
da sembrare lacrime di neve.
 
Io ne facevo un uso smodato
poiché sparso dentro di essi
mi sentivo davvero bene
sicché smarrii il tocco del tempo.
 
Tenevi nelle tue tasche la luna
e dentro lo sguardo, l’apocalisse
un uragano di solitaria tristezza
che si quietava fra le mie mani.
 
Dicono che eri un inutile sogno
che saresti durata una sola notte
eppure avevi un profumo intenso
quanto il silenzio sulle mie rughe.
 


Sembrava di stringere un fiore
ogni istante che io ti abbracciavo
spine appuntite sui miei pensieri
io ero in balìa della tua pazzia.
 
E la salsedine ti passava accanto
a te piaceva e però lo negavi
non ti garbava mostrarti debole
non eri propensa ad amare il mare.
 
Quando svanisti oltre le nuvole
rimase un’ombra sopra gli scogli
dicono che non eri nata per vivere
dicono…ma hanno sempre mentito.

  N° 4495 - 24 giugno 2021

                                                Il Custode

AHNENPAß

Dimostralo
di essere degno di vivere
di essere parte integrante
di una nascente società.
 
Ti darò il lasciapassare
solo se tu ti sottoporrai
alla prova di integrità
se ti conformerai alla massa.
 
Esibisci la tessera
non sarai soggetto a restrizioni
ma verrai invece considerato
un ottimo, manipolabile suddito.
 


Non farti nessuno scrupolo
ad attaccare chi non si piega
al volere del Nuovo Ordine
all’ideologia degli odierni nazisti.
 
Usa la violenza, se devi
l’insulto e la delazione
e noi sapremo di avere creato
il nostro burattino perfetto.

  N° 4494 - 22 giugno 2021

                                                Il Custode


lunedì 21 giugno 2021

TORNARE BAMBINO

Vorrei tornare bambino
per uccidere le mosche
per dare fuoco alle formiche
e sfogare la rabbia immensa
e poi piangere nella penombra.
 
Vorrei rivedere l’infanzia
di quando ero stupido e debole
ed appendere chi mi umiliò
sopra il pennone più alto
di un vascello pronto ad affondare.
 
Dentro me una tristezza assopita
che pare pronta ad eruttare
magma di ira e di crudeltà
che ricopre il mio passato
e chiunque lo rese poltiglia.
 


Vorrei tornare e bestemmiare
a tutte le suore puttane
che sfogarono sulle mie carni
la frustrazione di una vita inutile
il desiderio nascosto di cazzo.
 
Vorrei…però non è possibile
il destino aveva altri progetti
quello che non ha previsto
è che non sarei stato una pecora
alla mercé di regole e leggi.
 
Adesso io percorro i giorni
non ho più nulla da perdere
il mio bambino, persino l’amore
sono in balìa dell’oblio
ed è quella la mia direzione.

  N° 4493 - 21 giugno 2021

                                               Il Custode

VUOTA

Eppure tu lo sai
di avere un cuore che palpita
e grida parole struggenti
al vento che ti passa accanto.
 
Però, in fondo all’anima
ti senti vuota ed inutile
tanto che nella tua mente
s’infrange la eco del tuo dolore.
 
Prendi i sogni per mano
conducili dentro il tuo inferno
danzeranno con le tue fiamme
un ballo liberatorio e naturale.
 


Avrai demoni alla tua tavola
ti offriranno tenebre e assenzio
ed una bussola per ritrovare
il cammino verso la luce.
 
Perché io so che tu sai
di avere un cuore bellissimo
mostralo a chiunque lo meriti
e non ti sentirai mai più sola.

  N° 4492 - 21 giugno 2021

                                               Il Custode

SOLITUDINE E' UN'ARTE

Il mio sfondo ideale…
sopra la tela notturna
pennellate di stupidi sogni
adesso coperti di tenebre
si perdono alla deriva
oltre pianeti e galassie.
 
Come un folle orchestrale
io prendo questo silenzio
e ne faccio colonna sonora
di ciò che è il mio pensiero
l’archetto sopra il violino
esprime una melodia muta.
 


Scrivo, e nella penombra
rifletto soltanto malinconia
sulle sgualcite mie pagine
l’inchiostro pare si sciolga
al pari di ogni parola
che io sono stanco di dire.
 
Il mio dolore è celluloide
di un film in bianco e nero
lo schermo pare infiammarsi
di fiamme che presto estinguono
poiché la solitudine è un’arte
ed è di questa che io voglio vivere.

  N° 4491 - 20 giugno 2021

                                               Il Custode

MORIRO' NEI TUOI OCCHI

Morirò nei tuoi occhi
e non avrò alcun pentimento
non ci sarà destino migliore
che io potrei mai desiderare.
 
Laggiù io vedo l’inferno
sento il fuoco sulla mia pelle
e comprendo che è solo questo
il sentiero che trovo appagante.
 


Tienimi dentro il tuo sguardo
e conducimi al di là dell’oblio
ed io non avrò alcun timore
se non di morire senza di te.

  N° 4490 - 19 giugno 2021

                                              Il Custode

BELANO

Essi belano
confusi nel gregge
al richiamo del pastore
all’abbaiare del cane
giacché la volontà
l’hanno svenduta alla paura.
 
Sono carne da macello
cavie da laboratorio
ma non reagiscono
se non contro coloro
che nel silenzio sfuggono
all’ideologia del padrone.
 


E presto muoiono
senza avere mai vissuto
senza aver mai spezzato
le catene dell’ignoranza
né avere mai provato
a decidere il proprio destino.

  N° 4489 - 19 giugno 2021

                                               Il Custode

SOLO DENTRO L'AMORE

Circumnavigo i pensieri
profondi quanto l’oceano
ed è buio nella mia mente
come fosse morta la luna.
 
I ricordi sono alianti veloci
che piroettano nel cielo terso
ogni tanto ne cade qualcuno
pare voglia baciare le onde.
 
Sono solo dentro l’amore
ed è un posto talmente angusto
che a me non piace per niente
come potrei amare la prigionia?
 


Nel silenzio di queste sere
trovo il tempo di vedere me stesso
attraverso uno specchio incrinato
scheggiato dalla malinconia.
 
Questa notte non sembra finire
io rimango a corto di fiato
l’ho sprecato a rincorrere sogni
che però non raggiungevo mai.
 
Voglio uscire dalla mia vita
senza entrare in quella d’un altro
potrei cambiare nome e destino
ma la pazzia è parte della mia mente.

  N° 4488 - 18 giugno 2021

                                                Il Custode

mercoledì 16 giugno 2021

UN DEMONE AFFRANTO

Quante anime
strappate alla vita
sacrificate alle fiamme
nell’inferno profondo
soltanto per conquistarti
e fare di te una regina.
 
E le persone
morivano di mille supplizi
atroci quanto l’amore
che si tiene in palmo di mano
dopo, in balìa del vento
si perde oltre le nuvole.
 
Ti cercavo dappertutto
e flagellavo i dannati
per estorcere loro notizie
su dove ti fossi nascosta
tu, creatura sublime
la più bella mortale mai vista.

 



Crudele come chi soffre
sfogavo la mia frustrazione
sulle contee dei villani
sopra le terre di mezzo
frattanto non sognavo altro
che averti fra le mie braccia.
 
Hai scelto il paradiso
luogo di stolti e di perdenti
sicché io adesso ti biasimo
e navigo i fiumi di lava
oramai landa di ghiaccio
dal dolore della tua assenza.

  N° 4487 - 16 giugno 2021

                                              Il Custode

VOGLIO TORNARE

Frattanto rischiara la notte
di lampi sputati dal cielo
io mi siedo su una panchina
ed attendo la fine dei giorni
a palmi aperti, come un bramino
quasi a voler sfidare la morte.
 
Poiché ho percorso passi
e chissà in quale direzione
sotto i piedi avevo le spine
seminate durante l’infanzia
sanguinavo, però mi piaceva
e saltellavo come fossi un folle.
 


Due antiche lune ed una stella
era ciò che la mia mente vedeva
ogni tanto sgorgava una lacrima
che io pensavo fosse marea
e camminavo avanti e indietro
come un uccello sopra il trespolo.
 
Sono stanco e voglio tornare
dove avevo ricordi ed amore
e rovisto con le mie zampe
nel cassonetto dei miei pensieri
ed è là che infine io scopro
di non avere mai avuto un destino.

  N° 4486 - 14 giugno 2021

                                               Il Custode

SCENDO A CERCARTI

 Scendo a cercarti
nelle tenebre antiche
dove tu sei tornata
a coltivare pensieri.
 
Prima sarà il lezzo
dei putrefatti sorrisi
quelli che hai ucciso
per sfuggire alla luce.
 
Affonderò nella melma
delle tue bollenti lacrime
certo non mi fermerà
il tuo odio, né la tua rabbia.
 


Giacché hai il mio cuore
stretto ancora fra i denti
mi avvicino in silenzio
al tuo letto di cadaveri.
 
E le persone si scansano
ai lati del mio cammino
alcuni mi fanno un inchino
io non comprendo il perché.
 
D’un tratto mi sento a casa
fra la pelle di squame pungenti
sicché io so che mi hai scelto
per poter regnare al tuo fianco.

  N° 4485 - 13 giugno 2021

                                                 Il Custode

TU PERCHE' AMI?

Lacrime ti rigano il cuore
sembrano fatte di ghiaccio
le raccogli quasi per caso
e le adagi sulla tua anima
dove il vento possa asciugarle.
 
Quante ferite hai tollerato
con la tua giovane mente
che spesso va in confusione
e cade con un tonfo violento
nel grembo della rabbia struggente.
 
Hai ferite in punta di labbra
che tu non riesci a sputare
e diventano cancro ed oblio
che ti guardano e ti deridono
nell’attesa che tu ti arrenda.
 


Ma, ahimè, questa è la vita
una girandola di parole sperse
ed un cielo che, assai pesante
si diverte a volerti schiacciare
sotto il peso del tuo dolore.
 
Eppure io vorrei domandarti
tu perché ami, amore?
Forse perché è la sola ragione
per la quale sentirsi viva
e sfuggire alla tua solitudine.

  N° 4484 - 11 giugno 2021

                                               Il Custode