Ti ho lasciata in bilico
sulla punta del mio silenzio
e notti a cercare i tuoi occhi
come corvi sulla mia pelle.
Passava, sopra il tuo viso
un unico raggio di luna
dopo che si era attardata
a raccontarti al falco in attesa.
Si rincorrevano, sulla pianura
pensieri svegliati dal tuono
quello che diceva il tuo cuore
ad un cielo glabro di stelle.
Il tuo sorriso autarchico
si nutriva della solitudine
ma io sapevo che era finzione
tu ti quietavi sulla mia anima.
Sopra la schiena del lupo
tu respiravi la brezza
ed il vento si fece insolente
il tuo profumo era ovunque.
Adesso ripenso a quei giorni
che ho chiuso in un’arbanella
la apro, ti vedo e comprendo
di non averti mai dimenticata.
sulla punta del mio silenzio
e notti a cercare i tuoi occhi
come corvi sulla mia pelle.
un unico raggio di luna
dopo che si era attardata
a raccontarti al falco in attesa.
pensieri svegliati dal tuono
quello che diceva il tuo cuore
ad un cielo glabro di stelle.
si nutriva della solitudine
ma io sapevo che era finzione
tu ti quietavi sulla mia anima.
tu respiravi la brezza
ed il vento si fece insolente
il tuo profumo era ovunque.
che ho chiuso in un’arbanella
la apro, ti vedo e comprendo
di non averti mai dimenticata.
N° 4237 - 8 ottobre 2020
Il Custode
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