E la notte era immensa
era vasta più del cielo
stelle stupide al soffitto
sorridevano per nulla
nella notte così immensa
che pareva senza fine
camminavo e riflettevo
il senso della solitudine.
Nel silenzio delle lacrime
mi confondevo fra le ombre
era nero il mio vestito
quant’era nera la mia anima
ed il silenzio delle lacrime
fu il motivo per cui caddi
incespicai sopra i pensieri
buttati in strada alla rinfusa.
Una mano fredda e pallida
che sembrava fosse la luna
era tesa verso di me
per rialzarmi dal dolore
quella mano fredda e pallida
mi afferrò di colpo il cuore
alzai gli occhi, vidi il suo viso
e ne rimasi folgorato.
Le parole che lei disse
si confusero nel vento
ma quella voce era un graffio
che mi impediva di parlare
nelle parole che lei disse
un messaggio assai sinistro
che persino le zanzare
migrarono via da quell’estate.
Si insinuò nella mia mente
il desiderio di baciarla
aveva labbra di crepuscolo
che ti inghiotte in un istante
lei si insinuò nella mia mente
e mi rubò ogni ricordo
mi inoltrai dentro il suo sguardo
e non seppi più tornare.
Sperduto ai bordi dell’oblio
e prigioniero delle tenebre
la mia anima si contorce
tra le spire di una creatura
sono sperduto ai bordi dell’oblio
e non trovo una via di fuga
ed attendo alla catena
tra le grinfie della morte.
era vasta più del cielo
stelle stupide al soffitto
sorridevano per nulla
nella notte così immensa
che pareva senza fine
camminavo e riflettevo
il senso della solitudine.
mi confondevo fra le ombre
era nero il mio vestito
quant’era nera la mia anima
ed il silenzio delle lacrime
fu il motivo per cui caddi
incespicai sopra i pensieri
buttati in strada alla rinfusa.
che sembrava fosse la luna
era tesa verso di me
per rialzarmi dal dolore
quella mano fredda e pallida
mi afferrò di colpo il cuore
alzai gli occhi, vidi il suo viso
e ne rimasi folgorato.
si confusero nel vento
ma quella voce era un graffio
che mi impediva di parlare
nelle parole che lei disse
un messaggio assai sinistro
che persino le zanzare
migrarono via da quell’estate.
il desiderio di baciarla
aveva labbra di crepuscolo
che ti inghiotte in un istante
lei si insinuò nella mia mente
e mi rubò ogni ricordo
mi inoltrai dentro il suo sguardo
e non seppi più tornare.
e prigioniero delle tenebre
la mia anima si contorce
tra le spire di una creatura
sono sperduto ai bordi dell’oblio
e non trovo una via di fuga
ed attendo alla catena
tra le grinfie della morte.
N° 4241 - 11 ottobre 2020
Il Custode
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