Questa umidità
penetra nelle mie ossa
eppure, incoscientemente
io continuo ad addentrarmi
nel buio di queste tenebre.
penetra nelle mie ossa
eppure, incoscientemente
io continuo ad addentrarmi
nel buio di queste tenebre.
Da quando sono precipitato
da una voragine nel campo
io cerco disperatamente l'uscita
ma faccio fatica a vedere
sicché cammino alla cieca.
Mi appoggio alle pareti
bagnate, appiccicose
di qualcosa che pare saliva
poltiglia che odora di lacrime
e grida di molte vittime.
Ed inciampo
sopra le ossa disseminate
lungo il percorso intrapreso
e queste si frantumano
tornano ad essere polvere.
l'agonia di queste persone?
Avranno pianto, invocato pietà
oppure, sorpresi, ammirato
quella calda e bellissima morte?
Avranno pianto, invocato pietà
oppure, sorpresi, ammirato
quella calda e bellissima morte?
La strada è sbarrata
da un muro invalicabile
di corde robuste e viscide
un ostacolo a me invisibile
che mi impedisce la fuga.
Seppure provi a divincolarmi
la mia situazione peggiora
finché sento un sospiro rovente
fustigare sopra il mio viso
ed ogni cosa comincia a girare.
Circondata da uno stuolo di ragni
una donna sublime mi afferra
e mi punge, e succhia via la vita
io non metto più a fuoco i pensieri
ed infine, svuotato, io muoio.
N° 5349 - 28 marzo 2025
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento