IL TAMBURINO

Io sono stato scelto
e adempirò alla missione
attraverserò la campagna
e consegnerò il messaggio.
 
Il pericolo è ovunque
eppure io non ho paura
sardo coriaceo e leale
raggiungerò i soldati alleati.
 
I miei commilitoni muoiono
nel casolare a Custoza
sotto il fuoco e le granate
degli austriaci fra gli alberi.
 
Poco più che adolescente
e veloce quanto una lepre
io corro i campi e le spighe
schivando proiettili e grida.
 

Poi è giunto l’artiglio
fatto di piombo e di fuoco
la mia gamba è esplosa
il buio mi ha recato con sé.
 
Bianche lenzuola d’ospedale
mi hanno atteso al risveglio
però ho consegnato la missiva
ed ho salvato i miei compagni.
 
L’ufficiale parco di emozioni
si congratula in modo freddo
ma dinnanzi alla mia gamba recisa
all’improvviso muta espressione.
 
Una lacrima gli riga il volto
egli sussurra da sembrare uomo
<<Io sono solo un capitano
ma tu, ragazzo, sei invece un eroe…>>

  N° 5173 - 1° maggio 2024

                                            Il Custode