IUS PRIMAE NOCTIS

Tu devi essere mia
ed il tuo sposo
lo dovrà accettare
‘ché io sono il tuo signore
il padrone di tutto
dalle montagne al mare.
 
In questa tua prima notte
io ti avrò con garbo
le mie mani saranno lievi
sulla tua pelle
intorno alle labbra
ed il cerchio dei tuoi capezzoli.
 
Sei talmente bella
che io esco di senno
per nessuna mai, nella contea
io provai una tale passione
ed averti fra le mia braccia
mi avvicina di molto all’estasi.
 

Finito il banchetto nuziale
entrerai nella mia stanza
ma non sarai un tributo
dovuto alla mia persona
né una regola medioevale
per onorare la mia persona.
 
Tu devi essere mia
ed il tuo consorte
ci si dovrà rassegnare
poiché io ti amo
e seppure per una sola luna
tu avrai il sapore dell’eterno.

  N° 5193 - 28 maggio 2024

                                               Il Custode