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domenica 12 maggio 2024

CIMELI

Nella stanza i cimeli sparsi
di quella che fu la battaglia
per sopravvivere all’odio
per credere ancora all’amore.
 
Le tue lacrime invecchiavano
dentro un bicchiere sbeccato
che a portarlo alle labbra
ci si feriva persino l’anima.
 
La luce rimaneva soffusa
quasi a nascondere i sogni
quelli che un tempo sognammo
e non ricordavamo il perché.
 


Certo è che eri comunque bella
con la tristezza appesa allo sguardo
che dondolava come la carcassa
della mosca nella tela del ragno.
 
Il mio pensiero non ti apparteneva
e così era per le mie parole
che crollando si frantumarono
nell’oblio della mia indifferenza.

  N° 5175 - 4 maggio 2024

                                           Il Custode

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