Nella stanza i cimeli sparsi
di quella che fu la battaglia
per sopravvivere all’odio
per credere ancora all’amore.
Le tue lacrime invecchiavano
dentro un bicchiere sbeccato
che a portarlo alle labbra
ci si feriva persino l’anima.
La luce rimaneva soffusa
quasi a nascondere i sogni
quelli che un tempo sognammo
e non ricordavamo il perché.
Certo è che eri comunque bella
con la tristezza appesa allo sguardo
che dondolava come la carcassa
della mosca nella tela del ragno.
Il mio pensiero non ti apparteneva
e così era per le mie parole
che crollando si frantumarono
nell’oblio della mia indifferenza.
di quella che fu la battaglia
per sopravvivere all’odio
per credere ancora all’amore.
dentro un bicchiere sbeccato
che a portarlo alle labbra
ci si feriva persino l’anima.
quasi a nascondere i sogni
quelli che un tempo sognammo
e non ricordavamo il perché.
con la tristezza appesa allo sguardo
che dondolava come la carcassa
della mosca nella tela del ragno.
e così era per le mie parole
che crollando si frantumarono
nell’oblio della mia indifferenza.
N° 5175 - 4 maggio 2024
Il Custode
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