Scende e dipinge ogni anfratto
l’oscurità che pare di ghiaccio
pesante come fosse fuliggine
ed i cani smarriti per strada
latrano parole di pura paura.
Ed i gatti non sanno spiegare
quel senso di inquietudine
che gli scivola sulle vibrisse
resta là in bilico un solo istante
poi precipita come stesse morendo.
Nessuno attende sui marciapiedi
mentre le rughe delle anziane falene
si riempiono di stalattiti gelide
che una volta aver rotto gli argini
tramutano in gemme di intenso dolore.
I vecchi lampioni in disuso
tra le ragnatele e i colpi di tosse
non hanno più luce, soltanto rimpianti
quelli che il grillo racconta alla luna
nella città in balìa delle tenebre.
N° 5004 - 31 luglio 2023
Il Custode
Volano nel cielo plumbeo
cento palloncini candidi
s’alzano dal viale degli angeli
accanto alla ferrovia dei bambini.
È che la guerra fa schifo
lo sanno i russi e gli ukraini
però l’uomo non impara mai
e continua ancora ad uccidere.
I colpi causati dall’artiglieria
hanno riempito di buchi i palazzi
sembrano occhi che scrutano
una libertà smarrita distante.
Indifferenti, nelle stanze dorate
vecchi politici tronfi e bavosi
si ritrovano per parlare di pace
mentre intendono spartirsi il mondo.
È che la guerra è una merda
pianificata da chi non la combatte
e che lascia sui terreni anneriti
i cadaveri di chi non voleva morire.
N° 5003 - 30 luglio 2023
Il Custode
Ho il cielo davanti a me
e luci che, durante la notte
dissolvono poco alla volta
e fan sì che nessuno mi veda.
Vorrei non essere oggetto
di fastidio, finanche di odio
seppure io abbia accettato
il ruolo che ho nella natura.
Se volo nel nido dell’uomo
costui cerca di ammazzarmi
come se io fossi una belva
affamata delle sue carni.
Cerco solamente lo zucchero
e acqua con la quale dissetarmi
egli ne ha in abbondanza
perché mai dovrebbe negarmeli?
Spesso, per quanto io sia veloce
non riesco a sfuggire la morte
poiché alla mercé di molti pericoli
dal ragno, alla rana dello stagno.
Sogno d’avere una vita differente
ma soltanto per non soccombere
al mio beffardo destino
di vivere una manciata di istanti.
N° 5002 - 30 luglio 2023
Il Custode
Siamo soli
sopra le strade affollate
e battute dal vento freddo.
Inseguiamo silenzi
perché le parole ascoltate
ci hanno trascinati all’inferno.
Gli sguardi ci guardano
però noi non li vediamo
resi ciechi dalla delusione.
Perduti dentro la notte
ci confondiamo nel clamore
di chi urla per avere considerazione.
Aspettiamo la morte
con il fatalismo di chi
non ha mai saputo amare la vita.
N° 5001 - 28 luglio 2023
Il Custode
Tu hai un buon sapore
quello d’un grande amore
davvero io non mi capacito
di quanto il cuore ti segua.
Mi perdo nel tuo sguardo
e vedo parole mai ascoltate
che se le sentisse la luna
le insegnerebbe agli amanti.
Eppure tu mi appartieni
nell’anima e dentro i sogni
lo sanno persino le foglie
che planano dai rami d’autunno.
Sicché è la magia del vento
a portarti laddove io sverno
dunque io ti annuso la pelle
e ti assaporo con ingordigia.
N° 5000 - 27 luglio 2023
Il Custode
Resta davanti a me
nuda
con la fragranza di sesso
che impregna la stanza
e travolge le mie narici.
Ti ho immaginata tanto
e sono impazzito
al pensiero delle tue mani
leggere sopra il mio membro
antipasto delle tue labbra.
Lasciati sfiorare
da una lieve penombra
riflesso di luce
che tinge i tuoi grossi seni
di sfumature screziate.
Infine, con le tue dita
spalanchi il tuo umido nido
proibito, afrodisiaco
che i miei occhi contemplano
e la lingua ne gusta il sapore.
N° 4999 - 26 luglio 2023
Il Custode
Eppure…
eppure tu eri ogni cosa
il tramonto sopra le onde
e la luna in cerca di stelle
oltre gli anfratti notturni.
Non chiesi nulla
davvero non v’era bisogno
avevo dentro la tasca
un fazzoletto col tuo sorriso
e non desideravo di più.
Poi tu te ne andasti
arrivasti una sera di luglio
pronto al tuo ultimo addio
avevi lo sguardo mortificato
il mio era d’una rabbia accecante.
Il grillo torna quand’è sera
con un mazzo di fiori di carta
egli crede ancora ad un gioco
e ti cerca per tutte le stanze
dopo piange e fugge nei prati.
Eppure…
eppure ti amo
vorrei ripeterlo a lungo
ma tu non potresti sentirmi
mentre io continuerei a morire.
N° 4998 - 25 luglio 2023
Il Custode
Sono persi
ipnotizzati dallo schermo
e si specchiano
e si riprendono
vittime senza intelletto
della stagione della vanità.
Poveri esseri tristi
ammalati di protagonismo
e si mostrano
e si prostituiscono
per ottenere un consenso
effimero e spesso fasullo.
Passano gli anni
e con gli anni
saranno destinati a invecchiare
nessuna chirurgia estetica
nessun patto col diavolo
potranno restituirgli la bellezza.
Sfidano la morte
per lasciare un’immagine
che non è nulla
che è soltanto illusione
il ritratto postumo
della loro solitudine.
N° 4997 - 24 luglio 2023
Il Custode
Ho sete
sicché annuso
la notte, la brezza
e sento
il sapore estasiante
del sangue
che pulsa
che dà la vita.
Spalanco le ali
davanti alla luna
mi osserva
forse mi teme
sa della mia sete
dunque io volo
e porto la morte
mi serve per vivere.
Una maledizione
eppure mi piace
ho visto i secoli
le guerre, le carestie
sono sopravvissuto
soltanto bevendo
adesso ho sete
è il momento di uccidere.
N° 4996 - 23 luglio 2023
Il Custode
Sicché hai smarrito i ricordi
nella selva della tua mente
mescolati come gocce di pioggia
che tocca il suolo e scende a valle.
Se ti raccontassi il mio nome
tu non sapresti ripeterlo
ma cercheresti nella tua ragione
qualche traccia del mio passaggio.
Ciò che fu del tuo passato
adesso è sbiadito nel tuo silenzio
dentro la stanza mescoli sguardi
che volano via come le nuvole.
Vederti così assente è un’agonia
un colpo al cuore molto violento
ma chissà se tu sei consapevole
di esserti smarrita dentro l’oblio.
Sei prigioniera in un limbo ovattato
una eco in una gola battuta dal vento
e mite ed assorta consumi i tuoi giorni
in attesa che giunga una pietosa morte.
N° 4995 - 22 luglio 2023
Il Custode
Il falco ancora ti pensa
mentre divora la lepre
lo sguardo scruta le stelle
cadute sul greto del prato.
C’è uno spettrale silenzio
nelle parole che dice la talpa
che scava una bocca profonda
alla ricerca del tuo sorriso.
È surreale, questa notte
bagnata dell’ultimo addio
e fra i denti della falena
il tuo sangue scivola al suolo.
Dove saranno i tuoi occhi?
E gli occhi con cui ti guardavo?
Il corvo si professa innocente
che mai potrebbe farti del male.
Passa un’adolescente libellula
che si specchia sopra la luna
e ti parla, ma tu la non ascolti
perché non puoi risponderle più.
N° 4994 - 21 luglio 2023
Il Custode
Abusami
vienimi sopra
e godimi
ho voglia di te
della tua indecenza
e delle parole sconce
che io non pensavo
tu sapessi gridare.
Scopami
tu, unica donna
tu il solo mio amore
prendi il mio membro
ed accoglilo
dentro il tuo antro
poi nella tua bocca
fino a che non imploda.
Ed amami
con i tuoi sensi
con la tua libidine
inchiodami al letto
e violentami
fino a che il mio fiato
diventi un leggero sospiro
in balìa dell’eccitazione.
N° 4993 - 20 luglio 2023
Il Custode
Sdraiato sopra il tuo letto
osservo il tuo corpo marcire
fingo un dolore di circostanza
ma la tua dipartita mi affascina.
La tua espressione è grottesca
la bocca, una voragine spalancata
davvero è assurda a tal punto
la morte che sfigura il tuo volto?
Sei deceduta da molti giorni
e gli insetti ti volano intorno
il lezzo delle tue carni lacere
ammorba le pareti e il soffitto.
Io penso quanto sia sublime
appagare la mia vista morbosa
con l’opera di disfacimento
che il tempo produce su di te.
Possano i tuoi miseri resti
resistere alle larve dei vermi
sicché io mi possa sollazzare
della tua lenta putrefazione.
E resto supino vicino a te
i tuoi occhi sono materia putrida
ma io mi godrò ogni istante
fino al tuo divenire solo polvere.
N° 4992 - 19 luglio 2023
Il Custode
Torna ai tuoi passi
anima nobile
ai giorni imperfetti
del tuo stupendo sorriso
che barattasti una notte
con un sospiro di luna.
Cerca le tue radici
dove ti attende il melograno
dove le formiche siedono
ed ascoltano le tue canzoni
quelle che ti insegnò
uno scricciolo senza destino.
Lascia alle tue spalle
i rimpianti che hai calpestato
e le prime gocce di pioggia
ne faranno germogli di tenebre
arbusti talmente robusti
da sopravvivere ad ogni tempesta.
Torna, e se puoi rimani
e non cedere mai alle nuvole
che formano forme estasianti
per distrarti dal mondo che ami
per condurti incontro al ghiaccio
che ha congelato il tuo cuore.
N° 4991 - 19 luglio 2023
Il Custode
Giacché non lesinò parole
si ritrovò ancora da solo
e le persone lo denigravano
in segno di totale disprezzo.
Ma se ne fece una ragione
“Molti nemici, molto onore…”
disse qualcuno durante il passato
ed egli scoprì quanto fosse vero.
Sicché continuò imperterrito
a manifestare il proprio dissenso
facendo spallucce a chiunque
non accettava il suo pensiero.
N° 4990 - 17 luglio 2023
Il Custode
Sopravviverò
ad un cielo di stelle
percorrendo un sentiero
che conduce alle tenebre.
E le parole, le offese
saranno squarci di nulla
nel mezzo di quel silenzio
che mi farà da armatura.
Certo non mi volterò
e nonostante i ricordi
conserverò un lieve dolore
nulla che saprà ferirmi.
Nel grembo della solitudine
mi sentirò davvero appagato
e dalla finestra sul mondo
sorriderò a chi mi ha deluso.
Perché non vale la pena
sprecare istanti di vita
per chi la vita non merita
e forse nemmeno la morte.
N° 4989 - 17 luglio 2023
Il Custode
Noi fummo i prescelti
dopo tutto il sangue versato
nell’arida Terra santa
e ci apprestammo a dare la vita
per difendere il sacro Graal.
Quando la furia degli arabi
si abbatté sopra i cristiani
noi fummo l’ultimo baluardo
innanzi alla parola di Dio
osteggiata dai mussulmani.
Vedemmo le teste mozzate
la crudeltà degli incivili
che con la scimitarra e gli scorpioni
davano la morte ai crociati
con una sadica luce negli occhi.
Adesso attendiamo nell’ombra
che essi giungano a noi
pronti con le balestre e le spade
e sarà tremenda la loro fine
estasiante la nostra vendetta.
Poiché noi fummo i prescelti
guerrieri impavidi e anime nobili
a proteggere il riposo del Cristo
dagli infami seguaci dell’islam
codardi figli del fanatico Allah.
N° 4988 - 16 luglio 2023
Il Custode
In silenzio
‘ché le parole superflue
non servivano più.
Chiuse la porta alle spalle
senza fare rumore
né sprecare sospiri.
La notte e la luna
ed un insolita, tiepida brezza
che gli scaldava l’anima.
Nulla è per sempre
quindi era oramai deleterio
fare un dramma per quella fine.
Non si voltò
‘ché non era più importante
pensare di ricucire lo strappo.
E se ne andò in silenzio pronto a riaffrontare
la solitudine.
N° 4987 - 15 luglio 2023
Il Custode