Quegli occhi silenti
posati sulla mia anima
calpestano il mio desiderio
di liberarmi dal guscio.
Ridono ancora, i miei demoni
delle parole assopite
che dopo, come alta marea
s’alzano e inondano il cuore.
Vorrei ricordare chi fui
prima di diventare chi sono
lo avevo scritto sul muro
crollato per via del terremoto.
Nella mia tasca, una lacrima
cerca la via verso il mare
è diretta all’orizzonte lontano
ad incontrare la luna.
Chissà mai quale vita
hanno dovuto abbandonare?
Restarono soli, i miei demoni
non gli rimasi che io.
Sicché adesso sono dubbioso
tentato dalle loro moine
sarà la pace oppure l’oblio
spero, però, sia la fine di tutto.
posati sulla mia anima
calpestano il mio desiderio
di liberarmi dal guscio.
delle parole assopite
che dopo, come alta marea
s’alzano e inondano il cuore.
prima di diventare chi sono
lo avevo scritto sul muro
crollato per via del terremoto.
cerca la via verso il mare
è diretta all’orizzonte lontano
ad incontrare la luna.
hanno dovuto abbandonare?
Restarono soli, i miei demoni
non gli rimasi che io.
tentato dalle loro moine
sarà la pace oppure l’oblio
spero, però, sia la fine di tutto.
N° 4258 - 31 ottobre 2020
Il Custode