Tu non mi
parli più
ed il tuo sguardo
osserva un punto minuscolo
al centro della parete
e chissà che cosa vede?
Ma credo resterà un tuo segreto.
Salgono, gli scarafaggi
in quella alcova nel muro
forse attratti dal sangue
o dalla tua discreta bellezza
corrono intorno al tuo viso
come in balìa del delirio.
Ogni mio lieve
bisbiglio
è speso per non svegliarti
per non destare la rabbia
che tu nutri nei miei confronti
ma fu la legge di causa ed effetto
la ragione della tua morte.
Tu non mi
sorridi mai
la tua espressione severa
mi provoca un po’ di disagio
ma tornare indietro è impossibile
ed accetto di averti uccisa
d’altronde è stato piacevole.
Un raggio di
sole al tramonto
si insinua dalla finestra
pare un bacio di addio
sulla tua pallida fronte
se solo tu lo sentissi
ne rimarresti estasiata.
E canta, una
giovane allodola
una struggente litania funebre
la tua testa dentro la nicchia
si inclina verso quel suono
come se volesse ascoltare
quell’ultimo canto d’amore.
N° 3320 - 31 agosto 2017
Il Custode