Legami ed abusa
di me
tu, divoratrice dell’anima
adesso altissima onda
che sommerge le mie difese
ed io in breve divento
un’isola alla deriva.
Malefica e
demoniaca
dal bacio che marchia la pelle
tu, amore mio e perdizione
maledizione nella mia mente
amami e dopo scacciami
ed io farò a meno di te.
Nera eppure
così limpida
da mostrarmi l’intero cammino
che mi conduce verso il delirio
alle pendici di una fossa profonda
in cui è sepolta la mia ragione
in balìa dei vermi e delle formiche.
Ma tu sei
bella quanto il crepuscolo
come il rogo che reca all’eterno
allora colpiscimi fino ad uccidermi
io ti sarò grato per sempre ed oltre
per avermi insegnato l’oblio
e però ne è valsa la pena.
N° 3064 - 28 dicembre 2015
Il Custode
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