La città aveva disperatamente
protetto il suo eroe
quell'uomo dagli occhiali a lenti tonde
ed i capelli color marmotta
che si posavano lentamente
sulle sue spalle.
C'era stato un grande silenzio prima di
riprovare
(Proprio come) Ricominciare
quell'uomo che per gioco
aveva creato una generazione
oggi non canterà più la sua dolce nenia
al suo bel bambino (Caro bambino).
Molti lo ricordano ancora
mentre grida con angoscia al mondo:
"Ti sto perdendo"
oppure rifiuta il cibo
e fa lo sciopero a letto
per disapprovazione verso la violenza.
Quella notte che disse:
"Felice natale (La guerra è finita)"
e rifiutò con orgoglio
l'MBE della Regina.
Quante le lacrime versate
sul suo corpo steso sull'asfalto
davanti al Dakota hotel (8 dicembre 1980)
con il sangue che cadeva
come fosse rugiada
e ci lasciava soli a ripensare
a quelle immagini
che egli ci aveva regalato.
Come potremo cancellare
la sua ombra sul nostro muro?
Piccolo, vecchio delinquente
dei tempi di Amburgo
il cui unico grande torto
era forse l'amore per la cara Yoko.
Lui giovane intellettuale autoritario
che con il suo amico Paul
aveva portato al mondo
una occasione in più per esistere
sussurrando semplicemente:
"Tutto ciò di cui hai bisogno è amore.”
Quante le critiche e quante le lotte
che per lui erano come nebbia al sole
quanto lo ho amato, John
no, non è assurdo
nella sua cipolla di vetro
ho trovato un qualcosa in più
la giusta dimensione al mio essere
ed oggi solo le sue canzoni
possono darmi quella pace dell'anima
ed una luce che mi guidi
verso il domani sconosciuto
...grazie, John.
N° 371 - 13 maggio 1983
Il Custode
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