Mi hai lasciato
'ché la morte
non è selettiva
e sia io
sia la cicala
rimanemmo interdetti
sopraffatti
da tanto dolore.
'ché la morte
non è selettiva
e sia io
sia la cicala
rimanemmo interdetti
sopraffatti
da tanto dolore.
In quell'estate
le libellule amoreggiavano
incuranti della macaia
che saliva dal mare
quasi cercasse refrigerio
nelle tane delle talpe
o dentro I cespugli
dove giocavano i ricci.
Povera luna
guardava mortificata
l'assurdo destino
che il destino
ti aveva prospettato
io la consolavo
però mi chiedevo chi
avrebbe consolato me.
guardava mortificata
l'assurdo destino
che il destino
ti aveva prospettato
io la consolavo
però mi chiedevo chi
avrebbe consolato me.
E ti penso
ho un groppo in gola
ma io ti chiamo
soltanto per confessare
quanto tu mi manchi
alla coccinella sulla mia spalla
che piange lacrime
che mi perforano l'anima.
N° 5541 - 20 settembre 2025
Il Custode

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