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martedì 30 settembre 2025

MACERIE D'EUROPA

Furono dapprima i francesi
seguiti poi
dai dirimpettai italiani 
ad aprire i cuori e le frontiere 
per fare entrare il nemico
che tramava da molti secoli.

I nuovi arrivati si moltiplicarono
e costruirono i minareti 
per sostituire le chiese
le donne non più emancipate 
fasciate dentro i loro burka 
sembrarono essere fantasmi. 

Insegne in idiomi arabi
tappezzarono ogni negozio
ed ebbe inizio l'islamizzazione 
nelle scuole e sulla stampa
tra le giovani menti alienate
così si svendette il continente. 

Politici bramosi di soldi e potere
misero al bando ogni dissenso 
con la censura e la gogna mediatica 
tacitarono chi si opponeva 
chi combatteva quella invasione
che riteneva la fine della civiltà. 
Fu così che nacque la resistenza 
di autoctoni sempre più numerosi
scesi per strada con armi e coraggio 
per affrontare i mussulmani 
annientarli senza alcuna pietà 
e cacciarli via dell'Occidente. 

Si battagliò fra le macerie
in mezzo ai cadaveri e al sangue
dei gatti e degli uomini
e tra la malta e nel fango
resti di corpi si ammucchiavano 
e nutrivano i cani randagi.

Quella guerra durò molti anni
e decimò la popolazione 
poiché i tagliagole non s'arrendevano 
perché gli insorti resistevano 
e s'ammazzavano casa per casa
ognuno deciso alla vittoria. 

Infine trionfarono, gli europei 
ed i barbari furono scacciati
ma il prezzo pagato fu molto alto
giacché la Storia non insegnò 
che nessun individuo dovrebbe mai 
prevaricare un altro uomo.

  N° 5552 - 30 settembre 2025

                                              Il Custode 

lunedì 29 settembre 2025

DOVE TU MI LASCIASTI

Ti aspetto qui
dove tu mi lasciasti 
sotto un raggio di sole
che passa, mi osserva
e dopo se ne va via.

Ho tempo da spendere 
e rimpianti da piangere 
nel frattempo 
faccio origami stupendi 
con la mollica di pane.

Il ragno sulla tela
pare che mi compatisca 
sicché io lo rimprovero 
e seppure molto orgoglioso 
adesso mi chiede scusa.
Potevi lasciare un biglietto 
Benché non fosse necessario 
io so perché tu svanisti 
me lo confidò la cicala 
che era innamorata di te.

Comunque mi manchi
so che ne sei consapevole 
per questo seminasti i sassolini 
affinché io trovi la strada
quando arriverà il mio momento. 

  N° 5551 - 29 settembre 2025

                                                Il Custode 

TRA LE FIAMME

Vivo tra le fiamme
dove divento cenere 
e dalle ceneri 
infine io risorgo. 

Tengo nella tasca
un ultimo messaggio 
che parlava d'amore eterno
e però è mutato in odio.

La gente mi passa accanto
mi annusa e s'allontana 
io non dico una parola 
per non intavolare discorsi. 

Al centro del vento
il mio fuoco si ravviva 
diventa un mostro imponente 
che spaventa le donne anziane. 
Dacché vi sono entrato
non so più come uscirne 
eppure non si sta così male
nel freezer ho la vodka ghiacciata. 

Spero non piova
se si fermasse un acquitrino 
le fatina che mi fa l'amore
fuggirebbe per non annegare.

Ho nello sguardo
Il mio primo giorno di morte 
pensavo fosse più doloroso 
ma a chi mai potrei raccontarlo?

  N° 5550 - 28 settembre 2025

                                              Il Custode 

domenica 28 settembre 2025

FOLIAGE

Sfumature di malinconia 
si formano sopra il terreno
e nel cielo stormi di uccelli 
verso l'orizzonte rincorrono 
un vento che sia più tiepido.

S'accendono i lampioni
a tingere d'arancio tenue
gli argini della greve penombra 
'ché l'estate è appena passata
ma sembrano trascorsi secoli.
Le foglie che ingialliscono 
cadono al suolo poi muoiono 
come un tappeto di sogni infranti
che i passanti molti distratti 
calpestano senza provare rimorso.

Infine persino l'aurora
si lascia condizionare dal tempo
e s'alza piano alle spalle del mare
lacrimando alcune gocce di pioggia
che si mescolano alle onde assopite.

  N° 5549 - 27 settembre 2025

                                               Il Custode 

SELVAGGIO

È un amore selvaggio
riscattato da un rabattino 
per poche lire e molti sogni
ed un piacere che brucia.

A volte punge i pensieri 
che pare un riccio adirato
ma vive di intense emozioni 
portati a riva dalla risacca.

Come il silenzio fra i monti
si nutre di nebbia e di brina 
poi si racconta alla notte
enfatizzando i suoi baci migliori.
Ha negli occhi l'eternità 
di un sorriso che sa ammaliare 
molte donne ed alcuni uomini
si rodono d'invidia e di gelosia.

Ma attraverso i cieli del tempo
si è rafforzato più d'una tempesta 
diventando un amore per sempre
che nessuno potrebbe più estirpare.

  N° 5548 - 26 settembre 2025

                                             Il Custode 

UN PREDATORE

Egli mi bracca
mi insegue nella foresta 
tra il fruscio delle foglie
e le orme del giaguaro.

È un predatore 
un uccisore di uomini 
che annusa l'aria e il terreno 
per seguire le mie tracce.

Uomo o animale ?
Non è possibile da definire 
ha i riflessi di un felino 
e la forza dell'orso. 

Ne scorgo l'ombra
ha la forma di un incubo
da farmi supplicare il risveglio 
per non addormentarti mai più. 

Qualcuno invisibile 
che si muove velocemente 
forse è un effetto ottico
oppure è giunto dall'aldilà. 
Devo correre ancora 
fino alle grandi cascate
se mi immergo fra le onde
forse egli non mi troverà. 

Un tonfo nell'acqua
distrugge la mia illusione
quell'essere non teme nulla
ed io devo nascondermi ancora.

Riguadagno la riva
e riprendo la mia inutile fuga
l'oca canadese pare deridermi 
i lupi invece mi incitano. 

Nella vegetazione 
per poter rifiatare un poco 
il predatore è là in attesa
ma io venderò cara la pelle!

  N° 5547 - 25 settembre 2025

                                             Il Custode 

giovedì 25 settembre 2025

CONTATTO INDECENTE

Ho bisogno di te
di sentire il tuo fiato
rovente sulla mia pelle
sino a bruciarla 
di indecente passione.

Qui sul mio petto 
l'areola dei tuoi capezzoli 
è supplizio da inquisizione 
contatto così eccitante 
da farmi uscire di testa. 
Apriti a me
alla mia voglia sfacciata 
che le mie mani a cercare 
l'apoteosi dei sensi
che celi fra le tue gambe.

Attimi di confusione sublime
che non vorrei che finissero 
sperso nelle tue braccia
come in un tiepido sogno
che odora di intensa eternità.

  N° 5546 - 24 settembre 2025

                                             Il Custode 

TU NON SEI

Tu non sei
non vedo il tuo volto
eppure i tuoi artigli 
creano solchi profondi 
sulle pupille e nel cuore.

Tenti di lusingarmi 
che strano modo d'avermi!
Io ascolto il tuo respiro
e mi ritrovo in un labirinto
di fogne e maleodoranti latrine.

Qual è il tuo volto?
Quello di uno stupido sogno 
oppure di un maestoso incubo?
nella tasca cerco il tuo nome
ma vi trovo la mia solitudine. 
Ho le unghie sporche
delle tue ultime lacrime
tu hai lasciato alle tue spalle 
la eco del tuo odio per me
che però soddisfa il mio ego.

Va' dove vuoi
dove ti reca la tua presunzione 
io resterò in riva al lago
a lanciare parole nelle acque
che però non mi tornano indietro.

  N° 5545 - 24 settembre 2025

                                             Il Custode 

INTEMERATA DELL'AYATOLLAH

Tu, donna, non conti nulla
davvero sei poca cosa
dinnanzi al profeta
ed al cospetto dell'uomo.

Indosserai il velo
quale simbolo di sottomissione 
e sarai una sposa bambina
in pasto al miglior offerente. 

I tempi in cui indossavi la gonna
sono per te terminati 
per te non sono mai esistiti 
tu tornerai ad essere pura.
Dimentica la tua libertà 
la mondanità ed il peccato 
giacché avrai un solo marito 
obbedirai ad un dio solamente. 

Sarai vittima della sharia 
se tu non seguirai i precetti 
poiché così è scritto nel Corano
'ché così è come Allah ha deciso.

  N° 5544 - 23 settembre 2025

                                              Il Custode 

martedì 23 settembre 2025

OYAKATE BUKAERU

Desidero solo guardarti
nel più totale silenzio
condividere insieme a te
la bellezza di questo amore
dalle sembianze meravigliose. 

Accanto a te
rinchiuso in me stesso
io mi nutro del tuo respiro 
della tua presenza che aleggia
all'interno della mia mente.
Le parole non hanno senso
in questi attimi di contemplazione 
con i frammenti dei miei pensieri 
io intendo stringerti a me
mentre mi occupo della mia vita.

Poiché ti amo con discrezione 
e con discrezione 
io ti sento dentro il mio cuore
tu la mia ombra, il mio destino
finanche nei momenti di solitudine. 

  N° 5543 - 22 settembre 2025

                                              Il Custode 

lunedì 22 settembre 2025

STRADA DEL NIBBIO

È rimasta quella casa
In fondo alla strada del nibbio
dai sussurri e dai lamenti 
che spaventano le lucciole.

Sono trascorsi decenni
e nessuno giù al paese
ha potuto mai dimenticare 
le urla appese alle finestre.

Dei corpi che vi dimoravano 
è rimasto solo il ricordo
i resti sparsi per il bosco 
diventarono cibo per i lupi.
Non si trovò mai un colpevole 
della mattanza nella cucina
solo alcune tracce di sangue 
dentro una pozza di urina.

Ogni tanto passa un'ombra 
forse non è che uno spettro 
qualcuno morto nella casa
in fondo alla strada del nibbio.

  N° 5542 - 21 settembre 2025

                                              Il Custode 

LA MORTE NON È SELETTIVA

Mi hai lasciato 
'ché la morte
non è selettiva 
e sia io
sia la cicala
rimanemmo interdetti 
sopraffatti 
da tanto dolore.

In quell'estate 
le libellule amoreggiavano 
incuranti della macaia 
che saliva dal mare
quasi cercasse refrigerio 
nelle tane delle talpe
o dentro I cespugli
dove giocavano i ricci. 
Povera luna
guardava mortificata
l'assurdo destino
che il destino
ti aveva prospettato 
io la consolavo 
però mi chiedevo chi
avrebbe consolato me.

E ti penso
ho un groppo in gola
ma io ti chiamo
soltanto per confessare
quanto tu mi manchi
alla coccinella sulla mia spalla
che piange lacrime
che mi perforano l'anima.

  N° 5541 - 20 settembre 2025

                                             Il Custode 

REGINA LUNA

Altera e bellissima 
nel tuo regno
di stelle e di lucciole 
io ti contemplo 
e mi appago 
della tua luce tenue.

E dal promontorio 
appari davvero sontuosa
una dama vestita elegante 
per la serata danzante 
una regina in mezzo alla folla
ossequiosa al tuo cospetto. 
Vorrei non finisse la notte
per perdermi a lungo 
dentro il tuo bacio 
e sentire il tuo gelo rovente 
scendere sulle mie gote
poi accarezzarmi la pelle.

Aristocratica e meravigliosa 
immobile nell'universo 
dove i pianeti ti ammirano 
con il tuo garbato incedere 
e il tuo dignitoso sguardo 
che non si posa su nessuno. 

  N° 5540 - 18 settembre 2025

                                              Il Custode 

DOVE MI PORTA L'OBLIO

Preparo i ricordi 
e li chiudo dentro lo zaino
che non si sa mai
se dovessero ancora servirmi
dopo me ne vado 
fin dove mi porta l'oblio.

La falena ha seminato 
i sassolini alle mie spalle
forse si illude che io possa tornare
a respirare l'aria di mare
persino il geco sulla parete 
si domanda perché vado via.

Sono inciampato 
nell'intreccio di molti dolori
e nella rovinosa caduta
ho perso sangue e speranza
non importa se la libellula 
ha tentato di tendermi un'ala. 
Ho guardato l'abisso 
come si guarda all'amore 
che solo se fossi più giovane
potrei credere alla sua esistenza 
ma disilluso, oppure ottuso
non rammento di che sia fatto.

Un sorso di vodka
forse persino una boccata di fumo
e troverò finalmente il coraggio
di non voltarmi verso il passato 
il grillo parlante non ha più parole
io non ho tempo per ascoltarlo. 

  N° 5539 - 17 settembre 2025

                                               Il Custode 

S'INNAMORÒ

...Sicché s'innamorò 
di un timido raggio di luna
che, in una notte di pece
giaceva in cima all'asfalto. 

Lo raccolse con garbo
e lo adagiò nel fazzoletto 
giacché, per via della pioggia 
tremava di freddo e di umidità.

Scorse una lacrima intensa
nei suoi occhi fatti di cosmo
'ché troppo lontano dall'universo 
esso si sentiva solo e smarrito.
Ma poiché quel raggio di luna
sembrava essere bambino
esso fu attratto dalle onde del mare 
e corse per assaggiarne le acque.

E le seguì fino all'orizzonte 
dimenticando di non saper nuotare
ed affondò come fosse un relitto 
quasi fosse diretto ad Atlantide. 

Egli chiamò fino a perdere il fiato 
senza ottenere alcuna risposta 
fu così che non amò più nessuno 
se non la sua eterna solitudine. 

  N° 5538 - 16 settembre 2025

                                            Il Custode 

CAMMINO COL DIAVOLO

Cammino col diavolo 
che mi parla in modo garbato 
e quando sorride 
vedo le fiamme di inferno 
che danzano dentro i suoi occhi. 

Egli conosce i miei dolori
li trascrive nel suo diario
per poi rileggerli 
quando ha bisogno di imparare
ad amare un poco la vita.

Ho studiato le sue rughe
egli ha curato le mie cicatrici 
dentro le notti di lieve tregenda 
fino all'aurora di gelida brina
appiccicosa sulla mia pelle.
Il suo incedere è da falco azzoppato 
dalla balestra di uno stupido prete
ciononostante racconta leggende
che trasportano in mondi lontani
oltre le fiamme, finanche le acque.

Verso un tramonto di porpora
dove il tempo pare si sia fermato 
che la clessidra ha perduto la polvere
sicché io non vedo il futuro
e del passato non mi fotte nulla.

  N° 5537 - 15 settembre 2025

                                              Il Custode 

domenica 14 settembre 2025

GLI ORCHI E I DEMONI

Arrivano a migliaia 
dalle viscere del sottosuolo 
e lo fanno per trucidare
i villani che stanno dormendo. 

Hanno fame e molta rabbia
dopo i secoli trascorsi
nel limbo dell'oscurità 
che li incattiviti ancor di più. 

Evocati dal vecchio in bianco 
sino risorti dalle ceneri 
ora calpestano la vallata 
da far tremare talpe e scoiattoli. 
Sono orrendi per natura 
per incutere ancora più paura
i villani che si svegliano 
non sanno più dove fuggire.

Hanno cattiveria dentro gli occhi
e puzzo di latrina nel palato
e le scuri, pugnali e frecce
che intingeranno dentro il sangue.

Evocati dell'anziano sciamano 
che vuole conquistare il mondo
danno inizio alla battaglia 
nessun umano ne scamperà. 

  N° 5536 - 14 settembre 2025

                                            Il Custode 

HAI TEMPO PER ME?

Siedi qui
se ti va di farlo
e ti racconterò la vita
non come tu la immagini
o come ti è stata insegnata 
ma nuda
senza alcun filtro.

Non intendo illuderti 
poiché ogni bugia
cadrà miseramente 
e sarà fonte di delusione
a volte di rabbia
che cambierà la tua prospettiva 
verso ciò che ti circonda. 
Vorrei tu sapessi 
affrontare ogni battaglia 
non contemplare la resa
che è roba da deboli 
o da chi ha millantato 
una forza che non possiede 
che è crollata come una maschera. 

Io vivo da tanto
persino da troppo tempo
sicché se vorrai ascoltarmi 
ti svelerò il paradiso
e finanche l'inferno
senza remore e filtri
...tu hai tempo per me?

  N° 5535 - 13 settembre 2025

                                             Il Custode 

AL VENTO DEL DESERTO

Cavalcavo libero
al vento del deserto 
dove rotolavano i cespugli
e le lucertole fuggivano 
a nascondersi sotto le rocce.

Ed ero orgoglioso
di fare dell'intera natura
sicché quando uccidevo 
lo facevo per sola necessità 
mai per il piacere di farlo.

Lo racconto ogni volta
ai ragazzi della riserva 
e la voce, un tempo tremante
è diventata sempre più calma
la rabbia adesso è disillusione. 

Non si sta poi così male
dove l'invasore ci ha rinchiusi
ma nessuno ha chiesto scusa
per averci rubato l'identità 
dopo averci depredato la terra.
A volte parlo agli antenati 
e fingo che qui sia tutto perfetto 
però mi manca la caccia al bisonte
la danza dell'anziano sciamano
che osservavo con riverenza.

Ma i giorni passano pigri
in questa prigione a cielo aperto
dove l'uomo bianco mi ha recluso
e, come se io fossi un cane
mi lancia un osso per rabbonirmi. 

Cavalcavo libero
al vento del deserto
ma adesso non posso farlo
se non nei confini stabiliti 
dagli assassini giunti oltremare. 

  N° 5534 - 11 settembre 2025

                                            Il Custode 

SOGNO DAL MEDIOEVO

Ogni notte
le pareti della mia camera 
si aprono
sopra un mondo fantastico
nel quale comincio a sognare.

Perduta nel bosco
lascio che le foglie 
e finanche i cespugli
carezzino la mia pelle nuda
sotto la vestaglia di seta.

Fiamme calde 
m'accolgono 
e con me danzano
un ballo sensuale e libero
dedicato alle libellule. 

Streghe e folletti 
s'uniscono a me
al centro della radura
e dopo l'armonioso trasporto 
sediamo tutti sotto la luna.

Raccontano, le donne
come furono seviziate 
torturare senza alcuna pietà 
da frati malvagi e sadici
protetti da un dio inesistente. 
Affrontarono la pira 
l'atrocità del fuoco
che scioglieva le carni
fino al sopraggiungere 
della magnanima morte.

Ogni notte
ma questa notte è diversa
ho sensazioni confuse
e cicatrici sul corpo 
e ustioni che non comprendo. 

Mi sembra di rivivere
quell'immenso dolore 
come se fossi stata là
al centro della radura
molti secoli orsono. 

Ringrazio l'aurora 
che giunge e mi risveglia
eppure, sotto i miei piedi 
ancora io vedo le foglie
e legni che sembrano frassino. 

Mi duole la vista
la mente è preda delle convulsioni 
e ombre mi danzano affianco 
davvero non è stata che fantasia
ciò che io vivo ogni notte?

  N° 5533 - 10 settembre 2025

                                             Il Custode 

ISTANTI

Pochi istanti di te
valgono una vita intera 
e quando ti stringo a me
comprendo cos'è la passione.

Ti amo come non sai
quanto io non so dire
ma gli istanti dentro i tuoi occhi
sono frammenti di eternità. 
Vieni che io ho bisogno
per molti bellissimi istanti
di te, delle tue labbra
delle notti di grande estasi. 

Non supplico, io pretendo
le tue mani sopra di me
a scandagliare il mio amore 
per interminabili istanti.

  N° 5532- 9 settembre 2025

                                         Il Custode 

LORO SONO QUI

Loro sono qui
muovono garbatamente 
nei pressi della mia soglia
sono oscure presenze
oppure soltanto il frutto
della mia mente alienata.

Si muovono velocemente 
quasi avessero premura
di recarsi chissà dove
e chi sa per quale ragione 
mi fanno cenno di seguirli
ed io non so che cosa fare.
Sono astratte creature
che non riesco a quantificare 
ognuna col proprio passato 
ognuna col proprio dolore
che seppure cerco di mitigare 
è lo stesso che vivo da secoli.

Di colpo non ho più timore
poiché finalmente le ascolto
col linguaggio dei miei pensieri
e comprendo che sono diretti
dove si ritrovano le anime
delle persone amate e perdute.

  N° 5531 - 8 settembre 2025

                                            Il Custode 

lunedì 8 settembre 2025

IL SUONO DELLE SIRENE

Era quello il segnale
che faceva tremare noi tutti
il ruggito che squarciava il cielo
che avvolto dalla foschia
vomitava cenere e gelo
lungo le strade deserte.

Noi, chiusi dentro la chiesa 
a pregare un dio
che però non ci ascoltava 
sicché non servirono i roghi
a liberarci dalla maledizione. 

Tra lo scricchiolio delle assi
di cui erano fatte le case
il deforme demone arrivava
con la sua gigantesca scure 
con la sua maschera orripilante. 
Aveva sete del nostro sangue
e fame delle nostre anime 
ed il nome del nostro villaggio 
non era più nelle carte
'ché non si svelasse il mistero.

La nostra non era più vita 
bensì una lotta al destino
un'esistenza da topi di fogna
ad ogni suono delle sirene
tra le vie della collina silente.

  N° 5530 - 7 settembre 2025

                                            Il Custode