Sdraiata sopra il mio talamo
con gli occhi fissi al baldacchino
io provo, ma non riesco a dormire
sicché scivola lenta la mia mano
e va a cercare le mie grandi labbra.
con gli occhi fissi al baldacchino
io provo, ma non riesco a dormire
sicché scivola lenta la mia mano
e va a cercare le mie grandi labbra.
E immagino, mi tocco e li vedo
i bicipiti robusti dello stalliere
la sua verga nera che si insinua
negli anfratti della mia vulva
che si contrae in balìa del piacere.
Egli mi sbatte sopra il tavolino
spazzando via il tea e gli scones
poi mi penetra con molta veemenza
Il suo sudore è afrodisiaco ed aspro
ha la fragranza del vero maschio.
Le sue mani strizzano i miei seni
la sua lingua viola il mio clitoride
io brucio di calore e di passione
e mi aggrappo alle sue natiche
per spingerlo più a fondo in me.
Il mio consorte è ancora in viaggio
nelle Indie, per conto della Corona
come potrei soddisfare le mie voglie
con quell'uomo talmente impegnato
...con quell'uomo troppo distratto?
nelle Indie, per conto della Corona
come potrei soddisfare le mie voglie
con quell'uomo talmente impegnato
...con quell'uomo troppo distratto?
Di colpo mi sveglio bagnata, eccitata
desiderosa di essere presa ed amata
indosso una vestaglia assai trasparente
dalla quale si affacciano i miei capezzoli
ritti e impettiti come sentinelle di guardia.
Accendo il candelabro e lascio la stanza
percorro da sola il corridoio in penombra
dopo attraverso il grande parco
fino a raggiungere la dependance
fino a incontrare quella statua di ebano.
Entro decisa, mi avvicino al suo letto
egli, nudo e silente mi tira a sé
io mi inchino, penitente fra le sue cosce
il suo pene svanisce nella mia bocca
...e le mie fantasie diventano realtà.
N° 5292 - 5 febbraio 2025
Il Custode
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