Translate

venerdì 26 novembre 2021

LA DAMA GOTICA

Si muove talmente veloce
che io non la vedo passare
ma i brividi sulla mia pelle
mi rivelano la sua presenza.
 
Uno spettro, un soffio di vento
un graffio profondo e gelido
io riconosco l’odore che emana
è lo stesso di una morte antica.
 
Sono solo al centro del buio
la sua voce alle mie spalle
viaggia come una eco impazzita
e si spande per l’intera stanza.
 


Se potesse violare i miei pensieri
lei saprebbe che io la attendevo
come fosse destino ineluttabile
al quale non si può opporre rifiuto.
 
Infine la sua mano di ghiaccio
si posa al centro del mio petto
non le domando dove siamo diretti
ogni luogo sarà migliore di qui.

  N° 4640 - 25 novembre 2021

                                                    Il Custode

L'INESISTENTE

Mi aggiro per le strade
inesistente agli sguardi
dove le persone sorridono
giacché si pensano libere
seppure le catene pesano.
 
Loro sono oramai ciechi
non hanno più pensieri
schiavi dell’effimero
hanno barattato l’anima
e non sanno più ritornare.
 


Sicché io sono solo
un fantasma della società
apolide, poiché la Patria
mi è stata negata da tempo
da un burattinaio senza scrupoli.
 
Non è un’esistenza malvagia
e mi permette il vantaggio
di osservare quei deboli
che si credono privilegiati
ed in realtà sono automi.

  N° 4639 - 25 novembre 2021

                                                   Il Custode

martedì 23 novembre 2021

NOI MARINAI

Siamo fatti di mare e conchiglie
e vestiamo della salsedine
e di alcuni raggi di sole
il nostro volto
è come la Rosa dei Venti
che raccoglie le onde
e le trasforma in tempesta
altre volte ancora in poesia.
 
Come zingari d’oceano
noi cogliamo le stelle
che brillano sulla superficie
e che sono regali del cielo
di quando il cielo è sereno
o forse nient’altro che gemme
che la luna ha smarrito
durante la fuga dal giorno.
 


E se a volte torniamo alla costa
è perché noi lo sappiamo
che la bellezza più intensa
va vissuta a piccoli sorsi
sicché da violare l’anima
laddove poter svernare
nelle stagioni della breve attesa
prima di riprendere il largo.

  N° 4638 - 23 novembre 2021

                                                    Il Custode

MALA TEMPORA

Mi preparo al peggio
a questi tempi cattivi
che sono davvero vicini
e lucido il mio fucile
e faccio incetta di odio.
 
Devo scordare il passato
e combattere per il futuro
ed uccidere senza pietà
chi me lo vuole negare
chi sputa sui miei lamenti.
 
Non è più tempo di pace
della protesta composta
davvero non serve a nulla
‘ché chi mi nega la libertà
irride le mie parole pacate.

 
Cerco i bersagli migliori
coloro che muovono i fili
e con restrizioni ed offese
hanno fatto della mia mente
un turbinio di ira e di rabbia.
 
Poi sarà la volta dei deboli
di chi mi ha voltato le spalle
quando, considerato un reietto
sono stato gettato nel fango
e lasciato là ad affondare.
 
Mi accingo alla battaglia
non so in quanti mi seguiranno
non conosco il mio destino
ma sono nato senza catene
e senza catene intendo morire.

  N° 4637 - 23 novembre 2021

                                                   Il Custode

RACCONTIAMO PAURE

Raccontiamo paure
a chi non sa ascoltare
sicché delusi e nel vento
noi siamo sempre più soli.
 
All’orizzonte, i pensieri
sono gabbiani migranti
ma non c’è mare, né sabbia
sulla quale fermarsi a svernare.
 
Nessuno sa il nostro cuore
né il peso della nostra anima
a volte è un’immane tragedia
confessarne le lacrime.
 


E ci chiudiamo in noi stessi
come ricci pronti a colpire
chiunque tenti di scardinare
lo scrigno della nostra mente.
 
Noi raccontiamo paure
ma è solo tempo sprecato
poiché forse la sola realtà
è che non amiamo nessuno.

  N° 4636 - 21 novembre 2021

                                                   Il Custode

sabato 20 novembre 2021

UN LUOGO INTRICATO

Sono in un luogo intricato
all’interno della mia mente
e cerco, dentro quel paesaggio
di ritrovare chi un tempo fui
sono in un luogo astratto
fra tele di ragno e gocce di dolore.
 
Un bicchiere colmo di vodka
è in attesa sul mio tavolino
cerco di afferrarlo in ogni modo
ma svanisce fra le mie dita
un bicchiere colmo di lacrime
è l’unico nettare da sorseggiare.
 


Una lucciola mi mostra l’uscita
come se io intendessi seguirla
ma dove vivo il clima è freddissimo
ed il freddo mi mantiene sveglio
una lucciola pare voglia baciarmi
io non tollero quel gesto malsano.
 
E mi fermo, e canto qualcosa
una nenia rubata al pentagramma
qui c’è il buio, c’è la solitudine
che cos’altro potrei desiderare?
E mi fermo, mi agito e impreco
come un folle perduto in se stesso.

  N° 4635 - 20 novembre 2021

                                                         Il Custode

giovedì 18 novembre 2021

OLTRE IL BUIO

Stupide e inutili grida…
perché mai dovrei tornare
alla luce distratta e fottuta
che ottenebra i miei desideri
ed il bisogno di solitudine?
 
Qui le falene mi ascoltano
ed io ascolto il loro canto
la voce che rimbalza ovunque
come la eco di un carillon
ricomposto con cura dal ragno.
 


Se danzo non ho spettatori
sicché io non me ne vergogno
mi segue e mi fa un inchino
una libellula delle ninfee
cieca, ma innamorata di me.
 
A volte, molto timidamente
mi sporgo dal mio promontorio
vedo il vuoto, sento il dolore
di chi non ha ancora compreso
che si muore laggiù, oltre il buio.

  N° 4634 - 17 novembre 2021

                                                Il Custode

PROMETTI

Prometti che avrò le ali
oltre il tortuoso percorso
che mi condurrà al baratro
e dopo, al grande salto.
 
Confido nel tuo sguardo
che mi mostrò la via
quando osservavo il destino
che non osservava me.
 


Dimmi che tu ci sarai
dove finisce la luce
e le tenebre danzano un ballo
insieme ai fuochi fatui.
 
Mi appago del tuo ricordo
sicché imbocco il sentiero
prometti che avrò il tuo sorriso
e la morte sarà dolce da vivere.

  N° 4633 - 17 novembre 2021

                                                    Il Custode

UN AMORE COMUNE

Siamo stati vicini
una sola spanna dall’altro
un amore comune
e senza nessuna alternativa
per ricordare d’essere vivi.
 
E sotto il cielo
e sopra la sabbia
i nostri passi incrociavano
frammenti di sogni perduti
per il fascino della solitudine.
 


Ogni parola detta
era una eco profonda
che viaggiava oltre le pareti
dei nostri cuori
fino alla vetta delle labbra.
 
E non fu destino
sicché i nostri sguardi
diventarono come fotografie
ed ingiallirono a tal punto
fino ad esserci invisibili.

  N° 4632 - 15 novembre 2021

                                                     Il Custode

IL CIELO VASTO

Adesso, qui nel silenzio
io lo posso vedere
il cielo vasto
con gli occhi dell’anima
e le vibrisse del cuore.
 
Volano nuvole plumbee
e però non importa
la bellezza è nella mente
io la posso toccare
e chiuderla nella mia tasca.
 


Non mi serve niente
solo qualcosa da ricordare
e qualcuno da rimpiangere
giusto per sentirmi vivo
benché sia davvero difficile.
 
Passerà ogni cosa
e forse non resterà nulla
ma io faccio spallucce
al destino, alla mia vita
che non mi garbano affatto.

  N° 4631 - 14 novembre 2021

                                                Il Custode

giovedì 11 novembre 2021

ALL'ARMI!

Sentenziò, l’indovino
che sarebbe accaduto
quando sedette, il tiranno
sullo scranno più alto
sentenziò, e così avvenne
il principio della rivolta.
 
Giunsero dalle contrade
le genti ridotte alla fame
armate di falci e forconi
contro il fuoco degli archibugi
giunsero, e non si fermarono
davanti agli infami in uniforme.
 
Caddero in molti, in quei giorni
quando infuriò la battaglia
per le strade si mescolarono
il sangue, le lacrime e le ingiurie
caddero e non si rialzarono
e furono eroi, e poi leggenda.
 


Infine, preso il Parlamento
l’ira del vessato popolo
divenne come il mare in tempesta
che travolse ministri e fiancheggiatori
infine si quietò, la sommossa
coi traditori appesi alle piazze.
 
Dopo venne la resa dei conti
e coloro che collaborarono
al ludibrio dell’inferocita folla
furono giustiziati con rabbia
dopo venne la vendetta auspicata
da chiunque subì discriminazione.
 
E scrissero, i libri di Storia
che nulla tornò più come prima
le morti, le offese e la segregazione
non furono mai dimenticate
e scrissero, sperando fosse di monito
e però fu una guerra bellissima!

  N° 4630 - 11 novembre 2021

                                                      Il Custode

mercoledì 10 novembre 2021

SPERSO NEL CREPUSCOLO

Annuso l’aria
da qualche parte è in volo
la polvere della falena
se solo sapessi seguirla
forse io ritornerei indietro.
 
Qualcosa mi sfiora
sorride e mi sfiora ancora
un pipistrello
o magari un folletto
se lo vedessi lo ammazzerei.
 
Conto ogni starnuto
per conoscere il tempo
quanti secoli e quante notti
dacché ho attraversato la vita
fino a perdermi nel crepuscolo.
 


Coltellate e bestemmie
l’umidità intende annientarmi
io annuso l’aria
ma non riesco a percepire
la fragranza della salsedine.
 
Fanculo ogni cosa
non posso fare nient’altro
che camminare alla cieca
verso il baratro, oppure l’uscita
da questo posto senza poesia.

  N° 4629 - 10 novembre 2021

                                                     Il Custode

AMAMI ADESSO

Se tu puoi
amami adesso
domani avrò altri ricordi
pensieri che, nella mente
incidono
e generano pus.
 
Trova una maniera
là, dove si alza la nebbia
è densa, ed è buio
pronta a soffocarmi
si aggrappa ai polmoni
e li stringe con forza.
 


Se tu non potrai
io ti perdonerò
raccoglierò i tuoi resti
e li seppellirò con cura
sotto un campo di fiori
viola quanto la mia rabbia.

  N° 4628 - 9 novembre 2021

                                                   Il Custode

lunedì 8 novembre 2021

IL MIO OSCURO CASTELLO

S’agitano per via degli spifferi
le ragnatele tessute negli angoli
il ragno sa che nella mia mente
egli vi può svernare al sicuro
sicché ci costruisce il suo nido
si nasconde dal dolore che urla.
 
Io contemplo i miei tristi ricordi
come chi guarda il bicchiere di vino
li raccolgo a caso dalla mia tasca
dopo li impilo sopra la mensola
c’è molta polvere, ma non importa
la soffierà via il primo vento.
 
Ho ancora voci che restano appese
alle pareti del mio oscuro castello
e che sono pazzo lo sa il pipistrello
però mi allunga la sua ala destra
e mi invita ad un volo bellissimo
in una notte che profuma di luna.
 


Ho riempito l’intero fossato
di lacrime profonde più dell’oceano
non so nuotare, e se vi affondassi
di certo io non potrei più morire
poiché è accaduto già diverse volte
ed ogni volta è stata una delusione.
 
E chiama, l’ombra in cima alle scale
è molto giovane ma alquanto decisa
lei lo sa che è tempo di andare
dove i vermi aspettano di banchettare
con le mie carni, con i miei pensieri
e tutto ciò che a me non serve più.

  N° 4627 - 8 novembre 2021

                                                   Il Custode

FASCINO DEL MALE

Vieni dentro il mio cuore
e lascia che ti faccia del male
‘ché l’odore della tua passione
mi inebria all’inverosimile.
 
Hai il viso che pare artefatto
bello quanto un capolavoro
lo deturperò con i miei baci
con le carezze simili a graffi.
 
Mi hai rubato la mia solitudine
questo è un motivo plausibile
per odiarti fino a distruggerti
per voltarti le spalle per sempre.
 


Ma non posso, io, fare a meno
di ritrovarti in ogni anfratto
della mia anima che mendica
qualcuna da avere negli occhi.
 
Sicché la mia mano ti cerca
per scacciarti, dopo implorarti
e mi domando, al chiaro di luna
che potente sortilegio è mai questo.

  N° 4626 - 5 novembre 2021

                                                  Il Custode

mercoledì 3 novembre 2021

PER MANO

Ti prendo per mano
e non ho alcun pretesto
che sia per amore o dolore
poiché non è che il bisogno
di averti vicina al mio cuore.
 
Ed è lungo il cammino
verso la vita ed il destino
io non ci intendo pensare
ma vado avanti silente
appagato dalla tua presenza.

 Semmai ti stringerò forte
sarà perché mi sentirò solo
benché io ti veda al mio fianco
e mi domando ingenuamente
se è ciò che voglio davvero.

  N° 4625 - 3 novembre 2021

                                                Il Custode

COME LE SERPI

Striscia come le serpi
non sai fare nient’altro
assuefatto alla tua schiavitù
tu non puoi non ossequiare
i piedi del tuo solo padrone.
 
Pretendi che io mi piega
poiché ritto davanti a te
io ti appaio un gigante
un uomo che ti sbatte in faccia
tutta la tua debolezza.
 


Ma io non riderò di te
di questa tua stupida tracotanza
giacché sono nato a testa alta
e non intendo abbassare lo sguardo
avvicinandolo alla tua bassezza.
 
Sicché ti lascio sputare veleno
quello del quale tu sei infetto
e proseguo per la mia strada
perché differentemente da te
se morirò lo avrò fatto vivendo.

  N° 4624 - 2 novembre 2021

                                                  Il Custode