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sabato 22 aprile 2017

MI PENTO DI ESSERE UN DIO

Mi pento di essere un Dio
un regista miope e arrogante
che dirige il destino del mondo
con il piglio di un aguzzino.

E rinnego la Chiesa edificata
giusto al centro di Roma
dove i maiali si ingrassano
con gli oboli carpiti agli stolti.

In un impeto di megalomania
ho inventato un paradiso fittizio
dove rinchiudere a chi ho dato vita
per infliggergli punizioni esemplari.

Ma, ahimé, ho commesso un errore
per supponenza o forse ingenuità
adesso non posso più porvi rimedio
sicché mi pento del mio creato.

  N° 3269 - 21 aprile 2017

                                         Il Custode

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